Si narra che sia possibile trovare sempre una soluzione di equilibrio e che il sistema lasciato libero dallo Stato, grazie alla sua ricerca dell’efficienza, tenderà autonomamente all’occupazione ottimale. Il fondamentalismo di tale teoria è tale che il cittadino è ormai incapace di vedere la critica. Anche quando decenni di risultati negativi sono ormai sotto gli occhi di tutti: dalla chiusura delle imprese alla disoccupazione, dal crollo dei risparmi al crollo del Prodotto Interno Lordo. Quando una teoria umana viene elevata a livello di dogma di fede a nulla più vale la ragione, i suoi seguaci sono adepti non più liberi pensatori.

Mi rendo conto che viviamo in una società nella quale da una parte e dall’altra non c’è più il dubbio cartesiano. Io vedo sugli argomenti in generale persone che ormai hanno preso una decisione e non ascoltano più gli altri. Anzi, li trattano come imbecilli, come cretini, come avversari, come nemici.

In materia economica il fondamentalismo della teoria del neoliberismo è tale che ormai le persone sono state indottrinate da decenni di teorie economica neoliberista che sono passati come messaggi subliminali nella testa della gente. La gente li ha fatti propri e ormai non riesce più a cambiare idea. Quando una teoria viene professata come un dogma di fede è inutile portale l’evidenza dei fatti: povertà, disoccupazione, calo del Prodotto Interno Lordo o crollo delle aziende. Le persone sono ormai rese cieche dalla loro fede incrollabile.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi