Sabato scorso a Milano si è tenuta la partecipata manifestazione di piazza con ospite d’onore Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina. Sul palco dell’evento organizzato da Gianluigi Paragone è salito anche il campione di motociclismo Marco Melandri. Il pilota, vincitore del mondiale nella classe 250 e protagonista di numerosi gran premi in MotoGp, ha preso il microfono e ha spiegato le ragioni della sua partecipazione alla manifestazione: “Lo sport mi ha dato tanto e adesso questo diritto verrà negato a tantissimi ragazzini. Non possiamo negare ai ragazzi la libertà di fare sport. A me non interessa essere pro o contro il vaccino, per la libertà è un diritto”.

I manifestanti hanno accolto le parole di Melandri con entusiasmo, meno felici della sua presa di posizione sono stati giornali e TV che immediatamente hanno iniziato a puntare il dito contro il campione a due ruote. Pietra dello scandalo un’intervista rilasciata al magazine MOW in cui Melandri avrebbe rivelato di aver preso appositamente il virus. Queste le parole riportate dalla rivista: “L’ho fatto apposta per poter essere in regola almeno qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida”.

Esponendosi in prima persona alla manifestazione di Milano con Montagnier, il pilota di MotoGp è stato allora oggetto di una vera e propria campagna mediatica del mainstream. Attacchi in prima pagina che hanno avuto un’immediato eco tanto da portare uno sponsor di Melandri a scegliere di non rinnovare l’accordo commerciale siglato con lui. Una vera e propria gogna, spiega Fabio Duranti, un meccanismo che ha colpito senza alcuna remora il campione della MotoGp, costringendolo infine anche ad un chiarimento social per evitare ulteriori aggressioni mediatiche.

Fabio Duranti ne parla a “Un giorno speciale”

LINK INTERVENTO LUC MONTAGNIER