Vaccini, la sicurezza prima di tutto? Ogni giorno che passa, ogni dato che si aggiunge a una sperimentazione – ci consentiranno le virostar – ancora in corso, il famoso rapporto rischio/beneficio sembra sempre più orientato verso il primo fattore. Se infatti sui benefici l’orientamento comune ha già trovato in linea di massima una convergenza sul fatto che i sieri non immunizzano, sulle conseguenze sono ancora troppe le carte non scoperte. Anche perché in alcuni casi è proprio impossibile conoscere i danni che potrebbero creare, data la natura innovativa di queste sostanze.

Così può capitare solo adesso di scoprire che “ci potrebbe essere una qualche modulazione del sistema immunitario”, come riferito in diretta dal professor Giovanni Frajese. Anche in questa occasione il docente dell’Università del Foro Italico di Roma ha citato “i dati più che preliminari” come fondamenta delle sue esternazioni. Insieme all’ipotesi “che andrebbe approfondita con grande attenzione”, Frajese ha anche avvertito sulle “grosse reazioni che ci possono essere a livello di patologie autoimmuni tiroidee”. Due motivi, dunque, che porterebbe l’endocrinologo a sconsigliare la vaccinazione se il Paese non versasse in un “momento emotivamente negativo nel quale noi siamo”.

Ecco la spiegazione del Prof. Frajese in diretta a Un Giorno Speciale, con Fabio Duranti e Francesco Vergovich.