Come teorizzò Pirandello nella sua nota definizione di umorismo, cardine della capacità umoristica è cogliere il “sentimento del contrario”. Filtrato attraverso la lente della razionalità, l’umorismo approfondisce la farsa dietro il velo del reale, restituendo, attraverso il meccanismo del contrasto, un punto di osservazione disincantato.

Forti di una disintermediazione della parola, sono le vignette e i suoi epigoni ditali, i meme, a restituirci come lampi umoristici una nuova luce sul quotidiano, scuotendoci dal torpore del conformismo e illuminando squarci di verità ironica, spesso amara, nel grigio ritmo della vita contemporanea.

Riprendendo la massima pirandelliana, le immagine vignettistiche decostruiscono con acuti icastici le narrazioni più ostinate del mainstream mettendo alla berlina, come moderni giullari di corte a cui tutto è concesso, il sovrano e le sue cortigiane al grido tra il serio e faceto: “Il re è nudo”.

Fabio Duranti commenta il meglio delle vignette satiriche del web sulla narrazione della pandemia Covid-19