Luigia, una bambina di Cerignola, rovinata da un terribile caso di malasanità. Entrata in ospedale sana all’età di quattro anni, Luigia è stata costretta su una sedia a rotelle con una invalidità al 100% dopo un errore medico. Il tribunale civile di Foggia ha condannato l’Asl locale a provvedere al risarcimento di un 1 milione e 590 mila euro. Dopo tre mesi il pagamento non è ancora giunto alla famiglia di Luigia ma la beffa non si è fatta attendere. L’ Agenzia delle Entrate ha infatti richiesto il pagamento immediato delle tasse sulla cifra mai ancora incassata dai suoi famigliari, una somma speciosa di oltre 10 mila euro che il padre non ha nelle sue disponibilità.

Il ritardo nell’erogazione del denaro è legato ad una nefasta normativa introdotta dal governo per tutelare le Asl durante l’emergenza pandemica. Tale norma prevede l’impossibilità per i debitori di ottenere dalle Aziende Sanitarie quanto pattuito dalla sentenza di un tribunale nel corso di uno stato di emergenza. Del caso, arrivato anche in prima serata, alle Iene, si è interessato lo Sportello Legale Sanità. Francesco Barucco, avvocato di Luigia, ha spiegato: “La legge è stata pensata per non mettere in difficoltà le casse delle Asl. Il problema è che si sta avvalendo di questa norma anche la Compagnia Assicurativa. In questo caso chi è tenuto a pagare è infatti l’assicurazione, un’azienda che fa business con i soldi”

Il caso approfondito dagli avvocati dello Sportello Legale Francesco Barucco e Francesco Angelini in diretta con il direttore Ilario Di Giovambattista.