La legittimazione delle situazioni esistenti senza proteste, polemiche e impegno in prima persona: questo è quanto sta dimostrando in questi mesi il popolo italiano. Dopo aver accettato di vedere limitata la propria libertà in nome della protezione della salute collettiva, anche le elezioni amministrative hanno mostrato una faccia dell’Italia che fa pensare ad un Paese passivo, che non ha la forza di cambiare e ribadire i propri diritti.

Nelle giornate di domenica e lunedì tanti comuni d’Italia sono stati chiamati al voto per le amministrative, ma anche per le Regionali (in Calabria) e le suppletive (a Siena e Roma Primavalle). Le elezioni hanno mostrato una realtà di per sé spaventosa: soltanto il 54.7% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne per votare. Una percentuale bassissima che dimostra come gli elettori da una parte non abbiano la voglia di rivendicare i propri diritti ed esigere le proprie libertà, dall’altra non vedano nessun rappresentante politico come degno mandatario di quella richiesta. La situazione è evidente se si va ad analizzare quanto accaduto nei giorni delle elezioni, ma anche se si guarda a cosa è successo nell’anno e mezzo addietro. L’analisi di Fabio Duranti a “Un Giorno Speciale”.

Amministrative

“La mia opinione è che nel nostro Paese esiste un “partito” fortissimo nel Paese, un partito che non c’è, intorno al 35-40%: c’è una parte del nostro Paese che si disinteressa. Quando arriviamo a superare la metà delle persone, c’è un problema. Ed il problema è che quelle persone, sbagliando, non votano. La credibilità dei partiti però è allo zero. Stento a trovare un partito coerente con quelle che sono le promesse fatte ai loro elettori. Poi, in questo zero che io dico, ci sono quelli un po’ più coerenti e quelli che non lo sono per niente. In mezzo c’è una scala di grigi“.

Libertà concesse

Pensate a quello che è successo con i social down: questo ci dà l’idea di ciò che sta accadendo. Stiamo delegando la nostra vita a qualcosa che è virtuale. Stiamo perdendo pezzi di democrazia, di libertà. Per un certo periodo ci siamo evoluti, ora stiamo involvendo. Una delle cose più importanti che l’uomo ha conquistato, adesso sta tornando indietro. Ci stiamo involvendo. La libertà è un baluardo irrinunciabile per chi vuole evolversi. Gli animali liberi sono quelli che si sono evoluti nel tempo. L’uomo sta involvendo. Ci hanno concesso la libertà ma se già ce la concedono, vuol dire che non esiste. La devi avere per il fatto di essere nato in una società libera. E infatti sta accadendo che così come ti è concessa, ti viene tolta.

Con la scusa della protezione della collettività ci tolgono la libertà. L’ultima volta è stata una cosa semi-sanitaria: ci dicevano che una razza andava limitata. Da quella triste e orribile esperienza si era detto nella Costituzione che la libertà non sarebbe potuta essere messa in discussione. Quei picchetti messi intorno alla libertà, nella nostra libertà sono stati aggirati. Riteniamo che comunque sia stata violata la Costituzione ma altri invece ritengono che vada interpretata, perché il bene dell’individuo è superiore a quello della collettività. Tramite il diritto individuale si crea quello collettivo“.

Vaccino e Green Pass

In questo periodo ci dicono che dobbiamo vaccinarci per proteggere la collettività. A parte il fatto che la cosa divertente è che ti immunizzi da una malattia e poi hai paura di ammalarti da me che non lo faccio ed è un principio che non ha nulla di scientifico. Noi nasciamo uomini liberi e sani e non mi serve un titolo per dire che siamo sani. La libertà individuale è preminente e quella collettiva non esiste senza quella individuale. La gente non ha studiato la storia. Questo è un principio che è la sintesi di millenni.

Noi siamo ancora indietro: guardate l’Inghilterra, loro sono liberi, senza Green Pass o maschere. Un mio collega inglese non è costretto ad andare ogni due giorni a fare tamponi. L’Italia ha conquistato il primo assaggio di semi-libertà solo 75 anni fa. Dire che la salute collettiva è preminente rispetto a quella individuale è una bugia. Siamo l’unico Paese che viene autorizzato dal potere per fare cose che sono normali”.