Sul mio gruppo Telegram leggo questo messaggio “Come i bambini giocano per il piacere di giocare anche io non mi stanco mai di scavare questa terra ormai dalla dura zolle nella speranza di trovare il tesoro in essa nascosto”. L’economia umanistica è un’economia da bambini, in questo senso dobbiamo tornare bambini. L’obiettivo dell’evento che io farò il 3 di ottobre è la ricerca del se. Io farò una lezione in 3 atti sulle tre leggi dell’economia umanistica per dare un tentativo di risposta a questa osservazione: lo scopo è quello di trovare il tesoro, il tesoro di cui parla Hegel, il tesoro è trovare se stessi.

Quello di cui parlano filosofi, mistici, scienziati, ad esempio Jiddu Krishnamurti che ne parla con David Bohm, ad esempio il fatto che non esista più il tempo come lo conosciamo. Cercherò di dare una risposta a quelli che come me non vogliono essere degli anziani ma vogliono rimanere dei bambini. Quelli che non vogliono diventare vecchi ma vogliono tentare di rimanere sempre giovani, in una speranza di cui Tommaso Moro parlava nella sua opera Utopia, trovare in essa un tesoro nascosto. Ecco che cosa è la filosofia umanistica.

A chi può sembrare che sia teoria, filosofia o sogno, io ho appena finito di fare una lezioni ai tributaristi ma ho capito che tutte le cose apparentemente teoriche sono le più pratiche. Non ho mai visto nessuna soluzione pratica sulla nostra vita individuale se non quella che deriva dal nostro pensiero e dalla nostra anima.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi