Incredibile a San Paolo. L’Arena Corinthians avrebbe dovuto ospitare il big match Brasile-Argentina, valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Qatar. Il pallone rotolava sul manto erboso quando, senza alcun preavviso, alcune autorità locali hanno fatto il loro ingresso in campo fermando di fatto il gioco.

Secondo tali autorità quattro calciatori dell’Albiceleste non avrebbero dovuto partecipare al match in quanto provenienti dall’Inghilterra, e dunque obbligati a rispettare un periodo di quarantena. Versione totalmente opposta a quella fornita dall’Afa, Federazione calcistica dell’Argentina, che avrebbe invece ottenuto l’ok della Conmebol.
La federazione verdeoro ha emesso un comunicato con il quale appoggia le proteste argentine, smarcandosi da presunte ingerenze nei confronti delle istituzioni locali, ma nonostante ciò rischia di avere la peggio nel verdetto della FIFA che ci sarà entro 72 ore: da valutare la legittimità dell’entrata in campo di uomini armati che pretendevano addirittura di eseguire l’ordine di deportazione per i quattro calciatori incriminati.

Insomma, un vero pasticcio. Una vicenda paradossale che, senza dubbio, avrà risvolti nell’immediato e non solo.

Sul tema abbiamo ascoltato l’opinione del Direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli

Una farsa, una cosa che non sta né in cielo né in terra. La Fifa aveva creato questa bolla appositamente per le 10 nazioni che partecipano, su organizzazione della Conmebol, alle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. Giustamente Neymar e Messi protestavano dicendo: ‘Ma perché questi controlli non li avete fatti prima anziché fare questa pagliacciata?‘.

Oggi parlavo con Evelina Christillin, consigliere della Fifa e membro esecutivo Uefa, che paventava il rischio di una sconfitta a tavolino per il Brasile. Tutto ciò è inaccettabile, soprattutto pensando anche ai rischi paventati da molti club europei che non avevano concesso l’autorizzazione a partire ai propri calciatori chiamati dalle nazionali sudamericane in materia di Covid.

Federcalcio brasiliana e Nazionale sono vittime di quanto accaduto ieri. Questa, evidentemente, è stata una decisione politica. A livello disciplinare ci saranno serie conseguenze per il Brasile purtroppo“.