Si è svolto ieri, martedì 17 agosto, l’appello per il ricorso collettivo degli operatori sanitari presentato contro il decreto che li obbliga alla vaccinazione obbligatoria. Un provvedimento contestato sin dall’inizio e in tutta Italia da medici, infermieri e personale del settore. Tra i rappresentati legali delle loro istanze c’è anche l’avvocato Alessandro Fusillo, in prima fila contro limitazioni, restrizioni e financo abusi alla libertà, che il popolo italiano ha subito durante questo periodo di costante emergenza.

“Abbiamo proposto reclamo – si chiama così, sostanzialmente un appello contro l’ordinanza cautelare – e ieri si è discussa davanti a un collegio di tre giudici del Tribunale di Roma”, ha spiegato Fusillo in diretta con Fabio Duranti e Stefano Molinari. Un’udienza che l’avvocato ha giudico “interessante” e “approfondita”, soprattutto perché si è discusso soprattutto del comunicato dell’Aifa con il quale è stata annunciata l’approvazione di una cura contro il Covid. Si tratta degli anticorpi monoclonali, antivirali dai costi poco sostenibili per un qualunque cittadino medio, ma che secondo Fusillo potrebbero far venir meno “il requisito della mancanza di una cura, il che fa decadere l’autorizzazione provvisoria alla messa in commercio dei vaccini. Crolla tutto il castello di carte dell’obbligatorietà vaccinale, del Green Pass e di tutte queste altre buffonate”.

Ecco il commento dell’Avv. Alessandro Fusillo a Un Giorno Speciale.