Novità sull’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Milano sulle mascherine ordinate dalla Regione Lombardia a una ex ditta di pannolini. Nel definire la vicenda come un “uso fallimentare dei soldi pubblici”, in quanto sono stati spesi 8 milioni di euro su dispositivi di protezione inutilizzabili, la Procura ha disposto l’archiviazione e trasmesso gli atti alla Corte dei Conti.

Siamo allo scoppio dell’epidemia in Italia, marzo 2020, quando la Regione guidata da Attilio Fontana ha commissionato in preda all’emergenza circa 18 milioni di mascherine alla società Fippi spa di Rho. Un acquisto ben presto rivelatosi rovinoso, come evidenziato anche dai consulenti tecnici del Pm: “Il disegno a bandana, e la mancanza di un supporto sagomabile ad appoggiare il naso, inficiavano la tenuta superiore dell’aria e rendevano pressoché impossibile l’utilizzo per chi portava gli occhiali”.

Tuttavia nessun reato può essere contestato a fronte di un tale sperpero di denaro pubblico. Su questo elemento si è basata la riflessione di Fabio Duranti, ai microfoni di Stefano Molinari. Ecco il commento in diretta a Un Giorno Speciale.