I dati sul contagio globale evidenziano divergenze tra l’andamento della campagna vaccinale e l’efficacia del contrasto al virus. Il confronto tra Stati Uniti e Gran Bretagna, Paesi primi al mondo per numero di vaccinati, con la situazione di Italia, Svezia e India mostra uno scenario apparentemente paradossale. I paesi che hanno provveduto ad inoculare il maggior numero di vaccini sono in realtà i paesi in cui i casi di contagio sono più alti.

L’analisi dei dati dimostrerebbe come la strategia vaccinale sia in realtà stata fallimentare rispetto alla limitazione del virus. Alessandro Meluzzi ai microfoni di Fabio Duranti approfondisce i numeri della campagna vaccinale nel mondo, evidenziando l’importanza delle cure domiciliari come strumento cardine per la lotta al contagio.

Alessandro Meluzzi ne parla ad “Un giorno speciale”, con Stefano Molinari.

“È chiaro che dove si cura, dove si fanno cure domiciliari le morti sono molto improbabili. Il problema è che si sentono dei pseudo-virologi che ci dicono che non esiste terapia. Il problema è che bisogna curare bene non coloro che si contagiano ma coloro che sviluppano dei sintomi. Dove queste cure vengono praticate il problema si risolve. Come possiamo noi stabilire le linee di politica sanitaria in questa materie sulla base dei ricoverati dell’unità intensiva? A messo e non concesso che le unità intensive siano la risposta giusta, invece di investire questi miliardi di dollari in una situazione di questa natura, non era meglio aumentare i posti nell’unità di cura, fare bene le cure domiciliari?

Come è possibile pensare di arrestare la circolazione di un virus, che tanto come avete visto non si arresta. Poi bisogna anche dire che quando si parla di contagi è una epidemia di tamponi perché poi quelli che sviluppano veramente una patologia sono una parte minimale dei cosiddetti contagiati. È tutto distorto. Noi andremo verso un inverno dove ci saranno nuovi lockdown, una campagna di terrore e una caccia ai non vaccinati come colpevoli della situazione che non fa ripartire l’economia. Il conto della nuova crisi economica invece di essere presentato a Draghi e all’Unione europea verrà presentato ai non vaccinati che a questo punto dovranno darsi alla latitanza“.