Sciolto ogni dubbio sul candidato a sindaco di Roma più atteso degli ultimi mesi: sarà il Professore Enrico Michetti a rappresentare il centrodestra, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. Si è appena concluso l’incontro tra i vertici di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che ha portato ufficialmente alla scelta finale. È il Direttore di Gazzetta Amministrativa a mettere d’accordo tutti. Via le dicerie sui possibili dubbi di Matteo Salvini, il Professore, profondo conoscitore della macchina amministrativa e dei meccanismi che riguardano la pubblica amministrazione, è stato individuato come la figura che può maggiormente rappresentare la compagine politica di centrodestra nella Capitale.

Enrico Michetti era risultato tra i favoriti anche nell’ultimo sondaggio di Tecnè per Adnkronos, che chiedeva a un campione molto vasto di cittadini romani ‘Chi sceglierebbero come sindaco di Roma’. “Michetti – si legge nel resoconto – raggiunge il 35% a livello cittadino, Gualtieri il 33%, Raggi il 18% e Calenda il 14%, con una percentuale di astensione-incerti pari al 44%. Nel dettaglio, Michetti registra il 40% a Roma sud; il 38% a Roma est; il 37% a Roma ovest; il 33% a Roma centro; il 28% a Roma nord”.

Queste le sue parole a caldo dopo la notizia concesse al direttore Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci.

Sono commosso per l’affetto che mi avete riservato. Quello che avete fatto voi in questo momento è qualcosa di incredibile. Io ho sentito la Città, le persone più semplici che mi fermavano. E’ successo tutto in quindici giorni. Come si fa a dire di no a Roma? Speriamo che da città eterna gli si possa restituire il ruolo di Caput Mundi.

Noi ci dobbiamo mettere ventre a terra e pacificare questo ambiente, senza odio, con il massimo rispetto per tutti. Che vengano abrogate parole bruttissime come “rottamazione” o il fatto che appartieni a quello schieramento per cui non vieni considerato, o la discriminazione soltanto perché la pensi in maniera diversa. Roma è una città accogliente, dove si respira il senso della Patria. Dovremmo rispolverare questa città per riportarla agli antichi fasti. Dovremmo riportare la Capitale alla Roma dei Cesari, la Roma dei grandi papi, la Roma città della scienza, della cultura, dove ogni cittadino è cittadino del mondo.
Abbiamo intorno il mare, la pianura, la montagna, i bacini lacustri, abbiamo i posti più belli del mondo e dovremmo iniziare a pensare ad un’area vasta, dove i comuni circostanti sono i nostri fratelli, trattarli con grande dignità perché loro sono la nostra forza.
E poi ci sono le periferie, dove dovremmo portare occupazione, servizi, gioia ed entusiasmo.

Sarà una campagna elettorale civilissima. Io non dirò male di nessuno, ma parlerò soltanto con i progetti e con i programmi, e in maniera molto semplice cercherò di far capire come realizzarli.
Sono entusiasta di questa scelta inaspettata, che indica veramente in questi signori che mi hanno dato fiducia un emblema di pulizia, di voglia di fare le cose, perché voi mi conoscete, io sono un civico e ho un’adesione totale nei confronti della Patria, mi ritrovo in quei valori. Un profondo abbraccio a tutti con il cuore, cerchiamo di metterci a disposizione per questa città
“.