Sul piano pandemico italiano e sulla sua mancata applicazione si sono scritti lunghi capitoli, ma la storia a quanto pare non finisce qui.
Già perché si aggrava la posizione di chi, in qualche modo, non avrebbe contribuito alla sua corretta applicazione nei tempi giusti: la figlia di fico con cui si voleva coprire il report OMS riguardo l’inadeguatezza della preparazione italiana, è caduta, ma le cose da celare agli occhi dei più non sembrano essere finite.

E’ in questo contesto che si posiziona la recente querelle giudiziaria sui documenti aventi oggetto le carte prodotte dalla task force ministeriale istituita proprio a inizio emergenza: documenti che a quanto pare il Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza avrebbe preferito tenere secretati.
A rivelare le novità a ‘Un Giorno Speciale’ è l’autore del ricorso presentato davanti al Tar, il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami.

In pochissimi italiani sanno che il 22 gennaio 2020 viene inaugurata una Task Force per affrontare – dice un comunicato del Ministero della Salute – tutte le esigenze connesse al contrasto al Covid. Pochi sanno che quella Task Force condusse all’adozione di alcune decisioni su cui poggia la dichiarazione dello stato di emergenza, come riconosciuto dallo stesso Ministero.

Abbiamo chiesto di vedere i verbali – ora siamo in attesa di vedere cosa c’è scritto – ma nella loro “trasparenza” hanno avuto l’ardire di dire che in realtà quelli non erano documenti importanti, ma un semplice tavolo informale di supporto al Ministro, come no…

Ora, dopo che per due volte dei giudici hanno detto a Speranza che sta illegittimamente negando dei documenti, un Ministro decoroso si sarebbe dovuto dimettere.

In realtà lì dentro c’è la verità sui primi provvedimenti assunti dal Governo che hanno rappresentato un bivio rispetto alle sorti della nostra nazione. Ci sono due verbalizzazioni per noi molto importanti: una del 27 gennaio in cui il direttore generale dell’OMS Ranieri Guerra invitato a quella Task Force dice che l’Italia tra i paesi occidentali è la più preparata… oggi siamo la nazione tra quelle con il maggior numero di morti rispetto alla popolazione. Dopo due giorni Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, chiamato da Speranza, suggerisce di attivare il piano pandemico ma il Ministro lo ignora e il 30 gennaio viene alle camere dicendo che Ranieri Guerra ha detto che siamo tra i più preparati. Chi è questo Ranieri Guerra? Lo stesso signore che si vantava nelle chat segrete con Brusaferro di aver fatto ritirare il report di Francesco Zambon che diceva che l’Italia si era fatta trovare impreparata perché non aveva fatto attivare il piano pandemico.

Questa gente che sta dicendo ogni cosa della nostra vita, quando si è trattato di scegliere tra salvare vite o salvare il loro fondoschiena ha scelto di salvare quest’ultimo… io non dormirei la notte“.