Lewis Hamilton 10 e lode
Chapeau. Tre sorpassi di altissima scuola: su Verstappen, su Bottas, su Perez. La sosta al momento giusto, gli pneumatici gestiti ottimizzando ogni millimetro di battistrada.
Però continuiamo a sollevare dubbi sul suo valore assoluto…

Max Verstappen 9
Ha dato tutto, su un circuito particolare, dove l’aerodinamica in alcuni tratti prevale sulla potenza motoristica. Una cosa è certa: la maturità raggiunta e la media della soglia prestazionale fin qui evidenziate lo mantengono in vetta alla graduatoria degli sfidanti di Hamilton. Il resto, in alcuni circuiti in particolare, lo faranno i cavalli del propulsore Honda. Chiude fermando il cronometro alla tornata più veloce.

Sergio Perez 8
Ci ha messo tutto, ha perso il passo nel momento decisivo, anche a causa della strategia.

Lando Norris 7,5
Ha chiesto alla macchina tutto ciò che questa poteva dare, oggi; il resto ce lo ha messo lui, da par suo. Sempre più lucido, sfrontatamente performante.

Esteban Ocon 7 +
Prova di forza e lucidità; pezzo di bravura in occasione del sorpasso su Sainz. Oggettivamente molto bravo.

Fernando Alonso 7
Pedigree e sostanza; a tratti risucchiato nella bagarre, a tratti leonino nei duelli.

Valtteri Bottas 6,5
Lui ha sotto le terga la Mercedes. Questo dà la proporzione di certi voti. Il fine settimana era cominciato al meglio, poi s’è fatto mancare il guizzo e, al solito, al momento nevralgico ha preso la paga da Hamilton. Va detto che ha chiuso in crescendo, ma continua a fare il comprimario.

Mick Schumacher 6 +
Vagiti di competitività e gestione della monoposto. Sorpasso d’autore. Svezzamento in progress.

Charles Leclerc 6 –
Rimontante nella seconda parte, su un circuito indigesto per la Ferrari e al termine di un fine settimana faticoso.

Carlos Sainz 5,5
La Ferrari migliore in prova è stata quella più risucchiata nelle retrovie. La strategia delle gomme non lo ha aiutato, poi ha subito anche l’ordine di scuderia. Continua a prendere le misure alla Rossa, in ogni caso.

Sebastian Vettel 5 –
Anonimato ingiustificabile, al netto della qualità della Aston Martin. Non trova mai il passo giusto, in sessantasei giri.

Kimi Raikkonen 4,5
Errore non da lui, oggi. Semplice. Senza chiamare in causa l’anagrafe o altre amenità. Ha sbagliato, grossolanamente, su Giovinazzi.

Paolo Marcacci