Le amministrative 2021 di Roma si avvicinano e la scheda elettorale sembra riempirsi man mano. Il Movimento 5 Stelle conferma l’attuale sindaca Virginia Raggi come nome per la ricerca del bis. Il Pd sembra alle prese con i soliti dissidi interni e dopo lo stop di Nicola Zingaretti dovrebbe puntare sull’ex ministro all’Economia Roberto Gualtieri. Nel mezzo sempre Carlo Calenda, leader di Azione, che non accenna a mollare la presa. Manca ancora la pedina del centrodestra, che vede il continuo rifiuto categorico (almeno pubblicamente) di Guido Bertolaso.

Questi i nomi, ma sul fronte degli obiettivi? E’ quello che si chiede anche il giornalista Daniele Capezzone che, intervenuto in diretta ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani, ha affermato di essere “sconcertato da tutto l’arco politico”. Queste le sue riflessioni a Lavori in Corso.

Amministrative Roma 2021

“Confesso sono sconcertato da tutto l’arco politico. Al di là del toto nomi, io nella mia ingenuità pensavo che prima ci volesse anche un lavoro preparatorio: obiettivi e programmi. Cosa di cui non sento molto parlare. Qual è l’idea di Roma tra quattro anni? Che visione hai?

Bisogna dare atto a Calenda di avere fatto un’analisi approfondita di una serie di questioni. Quello che non mi convince della sua impostazione è che è come se lui ritenesse essere un problema solo il fatto di mettere uno competente alla guida di questo o quel punto dell’amministrazione di Roma. Io non penso che il punto sia solo questo, penso che l’attuale meccanismo delle municipalizzate, così com’è, non regga. Rovesciare uno schema, non tenersi lo stesso e farne una versione 2.0. Ecco questa discussione, non dispiaccia a nessuno, io non la vedo.

Sul lato sinistro la diagnosi è presto fatta. In modo diverso, ciascuno con il proprio stile, prima Zingaretti e poi Letta, segretario del PD, avevano investito su una convergenza con i grillini. Era un investimento che anche passava dal fatto che Conte riuscisse presto a fare la sua incoronazione a capo dei 5 Stelle. Al tempo stesso la convergenza con il PD non c’è e diventa complicato.

Invece dal punto di vista della Raggi il suo comportamento è razionale. Quello che invece fa molte pieghe è il comportamento del PD. In altri tempi il gruppo dirigente del PD avrebbe dovuto dare qualche spiegazione agli elettori su questo naufragio strategico”.

Arriva l’estate, torna l’immigrazione

“Io la vedo proprio male, male, male Adesso prescindiamo dalle opinioni culturali. Tu hai già numeri impressionanti, 15-16 volte gli arrivi di due anni fa. Hai tre situazioni da monitorare: la Libia, la Tunisia e hai soprattutto il ruolo di Erdogan che, di tutta evidenza, punta contro di noi. Francamente sentir dire da Draghi e Lamorgese che la prospettiva è riesumare l’accordo di Malta, che è basato sulla volontarietà delle ridistribuzioni con gli altri Paesi che chiaramente già ti dicono di no, dà l’impressione che la nostra pistola è molto scarica. Come puoi avere l’idea che l’Italia diventi l’unico bersaglio, che tutti i flussi migratori si concentrino su di noi?

Su questo servirebbe una riflessione comune per evitare che l’Italia finisca come un pugile colpito all’angolo.

Il problema balza agli occhi. Tutti noi siamo sottoposti a delle regole, il distanziamento, le multe. Dopodiché avrete visto tutti le foto pubblicate dal giornale per cui scrivo “La Verità”, che sono foto che se non hai il cuore di pietra ti commuovono, le foto di Lampedusa con queste persone ammassate selvaggiamente di giorno e di notte. Uno si domanda sulle regole lì: che facciamo?

Salvini ti puo’ stare simpatico o no, ma rischia un rinvio a giudizio, dopo che l’accusa ha chiesto in non luogo a procedere. Dimentichiamo un attimo Salvini. Se per caso domani scattasse il rinvio al giudizio, se voi foste uno schiavista o un trafficante di essere umani, direste che l’Italia è un Paese fantastico. E’ come se si dicesse semaforo verde, partite e scatenatevi!”.