Mirante 6,5
Tempista in uscita, anche da ultimo uomo; reattivo tra i pali, autorevole nel guidare il reparto a livello vocale. Ritorno più che decente.

Mancini 6,5
Solita e solida autorevolezza nelle indicazioni ai compagni. Certezza dell’oggi e del domani.

Fazio 6 –
È faticoso giocare ogni morte di papa; lo è ancora di più per uno con la sua possanza fisica. Si amministra, cercando di evitare figuracce negli uno contro uno.

Ibanez 6,5
Osa la percussione, assumendosi qualche rischio; si fa anche vedere alla battuta dal limite. Meglio in mezzo che ai lati, questo è certo.

Peres 6
Compito svolto con diligenza, pur smarrendo in qualche caso la posizione.

Diawara 6,5
A suo agio nell’impegno di spolpare l’osso del pressing felsineo, non disdegna l’incursione in un paio di occasioni. Fisicamente c’è, il peso si sente.

Villar 6 –
Si palleggia addosso un po’ troppo, in più di un frangente, soprattutto nella ripresa.

Reynolds 6
Di stima e soprattutto di incoraggiamento. Timidissimo e fuori dal fulcro del gioco nel primo tempo; qualche vagito nella ripresa, a livello di interazione e richiesta di scambio con i compagni. 

Carles Perez 6 –
Ultimamente non era dispiaciuto; oggi va un po’ a sbattere contro Danilo e compagni.

Pedro 5
Ha balbettato calcio, evidenziando poca tranquillità e qualche errore tecnico non da par suo. Visto oggi, diremmo che giovedì non dovrebbe toccare a lui.

Mayoral 7
Un gol che arriva come un lampo a squarciare il buio dell’insipienza offensiva del primo tempo romanista. Poi, sportellare e la ricerca della seconda occasione. Pensando a giovedì, ce lo giochiamo come subentrante, prima o poi. 

Mkhitaryan 6
Entra pensando a rimettersi saggiamente a punto. Si vede dalla corsa ragionata.

Veretout 6
Per rodare la gamba, con la scioltezza vista già per un’oretta in Olanda.

Pellegrini 6 –
Troppi gialli: è una statistica da correggere.

Karsdorp 6
Accelera in più di un’occasione per sgrippare il motore.

Pastore SV

Fonseca 6,5
Una Roma che ha faticato con concentrazione battendo un avversario non distratto: il modo migliore per arrivare a giovedì; senza dimenticare che c’è una classifica da tenere in vita il più possibile. 

Paolo Marcacci