Troppo presto per fare valutazioni, ma il premier Mario Draghi non è già soddisfatto dell’attuale andamento della campagna vaccinale. Non lo soddisfa il numero di vaccini somministrati ancora ampiamente sotto le aspettative per la fine di marzo, ma mira a completare il piano vaccinale (come detto anche da Speranza) entro l’estate.
Certo è che in altri paesi come Israele sono lontani anni luce dall’Italia i risultati raggiunti, complice anche l’incertezza dell’Unione Europea, più ganascia che vantaggio a favore dei paesi membri nel reperire i vaccini.
Sta di fatto che le controversie e gli errori sono anche tutti italiani, e contribuiscono inesorabilmente ai ritardi nella somministrazione dei vaccini alla popolazione di riferimento.
Ce ne ha parlato meglio a ‘Lavori in Corso’ il Medico Radiologo Maurizio Borghetti, volontario nella somministrazione dei vaccini.

Credo che in questo momento chiunque può fare il volontario come me, chiunque deve dare quello che può. Noi non prendiamo nemmeno un centesimo, ovviamente fuori dall’orario di lavoro, ad esempio sabato io alle 8.00 comincio le vaccinazioni, prendo servizio alle 14.00 in radiologia e finisco alle 8 di sera. Faccio quello che posso fare, e sarebbe importante perché è necessario, visto il momento in cui l’epidemia sta riprendendo.

Io parlo per esperienza, i problemi che stiamo avendo sulla vaccinazione si stanno riscontrando innanzitutto sull’inserimento dei dati che fanno un po’ da collo di bottiglia sulla possibilità del numero di vaccinazioni. In poche parole noi ne potremmo fare di più al giorno, avendo a disposizione le dosi. Per adesso le dosi sono tutte arrivate.
Ieri a Cremona è stato istituito l’apparato per le vaccinazioni: dovevano essere vaccinati in 500 e invece ne sono stati vaccinati la metà per il ritardo nel dover inserire i dati nel portale – in questo caso – della Regione Lombardia.
Visto che siamo in un momento d’emergenza bisogna evitare questi inserimenti e creare un meccanismo più snello.

Vaccinazioni a tappeto a costo di lasciare scoperte altre zone?
Secondo me sarebbe giusto semplicemente avere i vaccini. Avere i vaccini e poterli fare velocemente.
Faccio un appello ai politici: siccome ad oggi il 30% dei vaccini arrivati non è ancora stato somministrato, invece di tenerli nelle regioni, date la possibilità di usarli nelle parti più colpite. Questo potrebbe già essere un aiuto
“.