“Verba volant” amavano dire gli antichi romani. Una locuzione sulla volatilità delle parole che si adatta perfettamente alla storia recente del nostro Paese. Prima del covid e nei passati Governi degli ultimi anni il rigore dei conti e i tagli alla spesa pubblica erano le priorità, con buona pace delle macerie che venivano lasciate indietro.
Il sistema sanitario, tra i tanti settori colpiti dall‘austerità, è un esempio lampante e in risalto a causa dell’emergenza sanitaria. Ma gli insegnamenti, alla luce delle conseguenze della passata stagione di politica economica, non sembrano essere stati colti dall’attuale classe dirigente.
Nonostante le tante parole buttate al vento infatti tra un paio di anni la sanità italiana potrebbe di nuovo essere soggetta a tagli: ne ha parlato in diretta il professor Valerio Malvezzi, che è entrato nel dettaglio della vicenda insieme a Fabio Duranti e Francesco Vergovich.
Questa la spiegazione del Prof. Malvezzi a “Un giorno speciale”.
“I dati statistici del Servizio sanitario nazionale, Fondazione Gimbe e così via, ci dicono che da Monti ad oggi noi abbiamo tagliato circa 37 miliardi di spese reali in materia sanitaria. Con questo brillante modello, la famosa ‘spending review’ che volevano Monti, Cottarelli, ecc.. abbiamo avuto calo dei medici di famiglia (- 6,8%), calo del numero delle guardie mediche (-10%), calo del numero dei medici (- 5700), calo degli infermieri (- 11700), distruzione di ospedali (-197), distruzione di posti letto (-70000), taglio di posti letto in terapia intensiva (-51% negli ultimi 10 anni).
Per fare i pareggi di bilancio abbiamo tagliato medici, infermieri, dipendenti. Io faccio una sola domanda al sistema politico: avete avuto un anno, quanti medici avete assunto? Quanti infermieri avete assunto? Quanti ospedali avete creato? Questo è quello che voglio sapere. Se io pago le tasse non voglio sentirmi dire che devo restare a casa e devo mettere la mascherina.
Da ultimo dal Sole 24 Ore: noi cosa faremo dal 2023? Tagli della sanità per 300 milioni all’anno ‘per effetto dei proventi connessi alla riorganizzazione dei servizi sanitari, anche attraverso il processo di digitalizzazione’. Digitalizzazione: quelle robe che interessano al ministro Colao, quelle cose che sono scritte dalla McKinsey, quelle cose che sono scritte BlackRock, quelle cose che sono scritte dai tecnici che a livello internazionale dicono ai politici che cosa fare. Noi andiamo a prendere i Recovery Funds per mettere a posto tutto quello che abbiamo distrutto negli ultimi 10 anni nelle condizioni che avremo, dato che dobbiamo fare il digitale come hanno deciso loro, con il digitale andiamo ancora a tagliare gli infermieri, i medici, i sanitari e vaffa*!”.