Pau Lopez 6,5
Saggio con i piedi, oggi; utile con i guanti, come a Firenze. Date a Cesare quel che è di Cesare.

Mancini 7,5
Avrebbe un voto del genere anche senza aver messo a segno la rete decisiva, con stacco imperioso. Per dire della sua prestazione tutta sostanza, anche in appoggio. Da quanto diciamo che è uno dei leader della Roma?

Cristante 6+
Inizia sprecando qualche lancio, decentrato sulla destra. Finisce con un’azione sempre più utile per la gestione della palla.

Smalling 6,5
Sovrintende alla guida del reparto, amministrando se stesso e le sue risorse al contempo, visto che non giocava dall’inizio da troppo tempo. Tanto mestiere, altrettanta sicurezza.

Karsdorp 6+
Qualche spiffero sul suo lato all’inizio, causato da Zappacosta; poi cresce evidenziando l’ormai usuale equilibrio nell’assolvere le due fasi. 

Diawara 6,5
Comincia con due lucidi ripiegamenti difensivi; non spreca quasi mai un passaggio, si posiziona sempre dove occorre, scambiandosi le consegne con Pellegrini quando serve.

Pellegrini 6 +
Fonseca oggi gli chiedeva di essere a tratti guardingo, in altre fasi propositivo. Ha svolto entrambi i compiti contro un centrocampo affollato come quello rossoblù.

Peres 6
Qualche svagatezza e un po’ di palloni sprecati, poi una sostanziale tenuta.

Pedro 7
Dopo un po’ di tempo, è tornato a lucidare la propria, sontuosa argenteria tecnica, catalizzando la manovra offensiva ed esibendosi in preziosismi mai fini a loro stessi.

El Shaarawy 6-
Manca un po’ di rodaggio, qualcosa si è visto, in attesa della sua primavera.

Mayoral 6-
Poco palpabile quanto a conclusioni, tuttavia utile al meccanismo offensivo per sponde e uomini impiegati nel suo controllo.

Mkhitaryan 6,5
Entra bene, con voglia e corsa.

Villar 6 +
Con lui migliora la scorrevolezza della manovra; in più scheggia il palo.

Spinazzola 6
Mette l’intensità che serve nel tempo residuo.

Fazio 6
Per pochi minuti, fa sentire il suo peso anche quando va al tiro.

Cales Perez SV

Fonseca 7
Una vittoria non solo meritata, ma diremmo anche ponderata. Per la gestione della manovra, perché la Roma non si è mai complicata la vita e perché, infine, i cambi hanno aiutato la gestione autorevole della gara fino alla fine.

Paolo Marcacci