La vittoria di Firenze è stata energica, voluta, inseguita; qualunque altra squadra si sarebbe smarrita nell’affanno di recuperare il risultato.

Per fortuna c’è il Milan. Per fortuna resiste alla moria di concorrenti al titolo ormai nei piedi e sul petto dell’Inter di Conte.

La vittoria di Firenze è stata energica, voluta, inseguita; qualunque altra squadra, reduce dall’eliminazione in coppa e con un gol balordo preso come al solito da Donnarumma su punizione, si sarebbe smarrita nell’affanno di recuperare il risultato.

Invece Pioli ha saputo capire che la giornata era favorevole, la squadra ha ritrovato gli uomini cardine, Kjaer e Kessie, ha ripreso Bennacer, ha avuto in Brahim Diaz l’elemento capace di cambiare il gioco, ha di nuovo Ibrahimovic che, anche se non in condizioni perfette, è decisivo a prescindere e ancora Calhanoglu e il gol dei tre punti, tutta roba buona che tiene ancora il Milan in corsa

Ci credono in pochi, non Ibra che punta forte, la squadra fa simpatia nulla di più eppure la vittoria di Firenze è un segnale positivo, forte, importante di autostima. Per fortuna Milano resiste mentre Torino, quella bianconera e quella granata, vive un’annata che sa di tappo.

Tony Damascelli