Cani anti-Covid: presto potremo vederli ai drive in. Proprio così, il migliore amico dell’uomo potrebbe una volta per tutte mettere fine alla “dittatura” dei tamponi, semplicemente usando il suo fiuto.
E sarebbero notevoli i vantaggi pratici ed economici che deriverebbero dalla sperimentazione, se andasse a buon fine: in primo luogo ci sarebbe un abbattimento dei costi dei test, e dunque un problema in meno per i luoghi d’aggregazione qualora venisse mai cambiata la regolamentazione e venisse loro concesso di avvalersi di un cane anti-Covid per aprire una volta per tutte le saracinesche.

Inoltre i tempi di un “test” verrebbe ridotto al lumicino: parliamo, esagerando al massimo, di 60 secondi in cui il cane dovrebbe semplicemente odorare i nostri piedi e dare il verdetto tramite il suo fiuto.
E se vi state chiedendo se sia un metodo affidabile o meno, potete stare più che tranquilli: l’affidabilità del fiuto canino supera in questo caso persino i parametri dell’OMS, che richiede il 75% minimo di indice di concordanza nei test. Ebbene, il naso di un cane addestrato ne garantirebbe il 78%.
A ‘Lavori in Corso’ ci ha detto di più il Professor Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico di Roma, istituto che sta curando la sperimentazione.

E’ quello che stiamo tentando di fare. E’ un esperimento che hanno già fatto altri paesi. Una ricercatrice lo ha fatto ad Helsinki e ha detto che il virus può essere individuato addirittura negli asintomatici, quindi se questo che noi stiamo facendo ci desse i risultati che pensiamo ci possa dare, sarebbe un bel vantaggio.
Pensiamo a un impiego aeroportuale, a un impiego negli stadi, nei grandi concerti: pensate che al massimo in 60 secondi – in genere ce ne mette 15 – un cane può capire se un soggetto ha o no il Covid.

Ci sono due istruttori di questa associazione cinofila, la NGS, che già utilizzano cani per gli esplosivi o per la droga, sempre tramite il fiuto. Dopo che hanno trovato delle positività ad Helsinki si è pensato di farlo anche qui. L’addestramento avviene tramite due istruttori. Io l’ho visto di persona ed è in parte anche entusiasmante, perché il cane lo individua in maniera quasi inequivocabile.
Ci vogliono ancora un paio di mesi di addestramento, poi riusciremo a partire al drive-in facendo odorare solamente i piedi delle persone. Non devono nemmeno arrivare più in alto di così.

L’idea è abbastanza simpatica ma anche utile socialmente: pensate che se questa cosa funziona, ne deriva che si può andare a un concerto senza nemmeno dover fare un test antigienico, senza dover portare un certificato, senza dover portare niente: basta che il cane ti odora e se non hai niente, passi“.