Mascherine non conformi ai parametri europei in uso alla Camera dei Deputati: a lanciare l’allarme lo scorso 23 ottobre era Fratelli d’Italia che, notando come le procedure di autorizzazione nei paesi stranieri dai quali provenivano fossero molto diverse da quelle europee, chiedeva maggiori controlli sulla loro effettiva conformità ed efficacia. Ieri poi il caos in Parlamento: le mascherine, che effettivamente non rispettano i parametri, vengono rimosse.

Per saperne di più su quanto accaduto Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno parlato con il Deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni che, insieme al Deputato Andrea Delmastro, si è fatto portavoce di questa causa. “Il problema non è che queste mascherine stavano alla Camera – ha detto in diretta – il problema è che queste mascherine possono circolare nel paese”.

“Delmastro ha chiesto delucidazioni sulle mascherine utilizzate alla Camera dei Deputati. Io lo avevo chiesto il 23 ottobre perché c’erano queste mascherine commissionate ad Ankara e a Istanbul e avevo messo in evidenza che mentre una certificazione in Turchia si aveva in 2 settimane e in Italia 8 settimane perché c’erano dei controlli più rigidi.

Dal 23 ottobre siamo arrivati a ieri dove si è scoperto che queste mascherine non sono conformi a quello che richiede la normativa europea. Se le mascherine non hanno questa conformità non possono fornire quella protezione che dovrebbe salvare vite. Io mi chiedo Speranza dal 23 ottobre che cosa ha fatto? Cosa ha fatto in questi mesi?

Il problema non è che stavano alla Camera, si è sollevato il problema perché stando alla Camera ci siamo accorti che non rispettavano i parametri. Ma il problema è che queste mascherine possono circolare nel paese. Allora domando a Speranza se non è il caso di fare una comunicazione chiara alla popolazione oltre che un’analisi, dei test, a campione”.