Dopo i 262 Sì al Senato, arrivano i 535 Sì della Camera: il Governo Draghi è ormai ufficialmente il nuovo esecutivo italiano. Era il 13 gennaio quando il leader di Italia Viva Matteo Renzi annunciava le dimissioni delle Ministre Bonetti e Terranova innescando di fatto la crisi di governo.

Nell’arco di un mese abbiamo assistito alla caduta del Conte-Bis, ai tentativi di un Conte-Ter finiti con un nulla di fatto, fino ad arrivare alla nomina e poi conferma di Mario Draghi e del suo “governo di alto profilo”.

Dietro questi passaggi che collegano Matteo Renzi al nuovo Premier e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci sarebbe, secondo Massimo Fini, un golpe bianco.

Lo ha ribadito in diretta a Francesco Vergovich commentando: “Come diceva Andreotti a pensar male si fa peccato, ma si azzecca quasi sempre”.

In questa intervista ecco cosa ne pensa il giornalista Massimo Fini dei retroscena che si nascondono dietro la formazione del nuovo governo.

“Draghi? Il re taumaturgo che dovrebbe guarirci da tutto, il Covid, la versione inglese, brasiliana, sudafricana, e rilanciare le cose. Secondo me il governo che c’era prima era molto più coeso, solo che c’è stato il catto boy scout Renzi che… come diceva Andreotti a pensar male si fa peccato ma si azzecca quasi sempre. Renzi ha cominciato a tirare la corda sul Recovery Fund e d’accordo con Tatarella, io lo chiamo così, e Draghi hanno fatto questo golpe bianco. E adesso abbiamo un governo con dentro tutti che ovviamente la pensano diversamente.

Può darsi che metta un po’ a posto i conti pubblici, anche se è difficilissimo visto che ci portiamo dietro un debito colossale, ma non credo che gente come Draghi pensi tanto alla povera gente. Penserà più ad altri tipi di persone. Vediamo se si converte sulla via di Damasco”.