Ieri contestavo l’evento del cosiddetto cigno nero. L’evento imprevedibile che viene sempre usato dagli economisti per spiegare le cose alle quale non vogliono o non sanno dare risposta. Vado avanti.

Dicevo che è come se stessimo parlando di bilanci e non di vite di esseri umani. In effetti, così facendo, si è fatto credere che il male, fatto arbitrariamente, sia contenuto nelle pieghe dei bilanci degli Stati invocato per le riforme dell’Unione Europea, sull’altare della stabilità dei mercati e non della disperazione della povera gente. Poi, i mercati crollano ma la gente è ancora più disperata ma la colpa è del cigno nero.

Voglio spiegarvi questa mia riflessione: la parola peggiore e traditrice è “riforma”. Tutte le volte che sento la parole riforme io capisco che è una fregatura. Perché? Beh perché sono 20 anni che ci fanno fare delle riforme, anzi che ci dicono che la bella e brava Germania merita delle cose mentre noi italiani non abbiamo fatto le riforme e quindi siamo sotto scacco e dobbiamo prendere il Mes, il Recovery fund.

Questa è la chiave di lettura di quelli che sono i veri complottisti, come spiegavo nei precedenti video. Se ti fanno credere, come tutti gli organi di informazione fanno, che tu sei brutto e cattivo ti fanno scattare psicologicamente il senso di colpa che è una roba odiosa. Fanno sentire in colpa milioni di persone, le quali sono così ingannate da non capire neanche di non avere nulla di cui dover essere in colpa.

“Meritate di andare in pensione a 70 anni perché 40 anni fa i vostri genitori andavano in pensione prima”: questo è un modo di ragionare subdolo, perverso e dannoso.

Poi i mercati crollano e la gente è disperata ma a quel punto vi dicono che è il Covid, il cigno nero, la crisi finanziaria. C’è sempre qualcosa di imprevisto, di grande impatto. Invece no. Il male è arbitrariamente fatto nelle pieghe dei bilanci degli Stati. Non è che la sanità sia stata massacrata per caso. E’ stata massacrata per scelta. Dobbiamo essere consapevoli di questo, per le “riforme” richieste, imposte dall’Unione Europea con ricatto. Tant’è vero che ci fu un ricatto 10 anni fa che l’Italia ha dovuto accettare, ma questa è un’altra storia che racconteremo.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi