Non si parla d’altro: il vaccino anti-Covid si è preso tutte le prime pagine e il clamore dell’opinione pubblica, purtroppo non per la straordinaria efficacia o il successo della scienza, ma per i dubbi sugli eventuali effetti collaterali e l’intenzione, sempre dietro l’angolo, di rendere la vaccinazione obbligatoria in barba ad alcune norme fondamentali della Costituzione.

L’ultimo in ordine di tempo è il viceministro della Salute Pierpalo Sileri, che si è scagliato contro i colleghi medici scettici sul vaccino anti-Covid: “Rimango perplesso quando sento di colleghi medici o infermieri restii a farsi il vaccino. Posso arrivare a capire le perplessità o anche la riluttanza di un normale cittadino che non ha studiato medicina e che non si fida ancora del tutto, ma penso francamente che chi, dopo anni di studio e di specializzazione in medicina e chirurgia e dopo aver visto tutto ciò che è accaduto in questi mesi, abbia ancora dei dubbi è meglio che cambi mestiere“. 

Fidarsi nonostante tutto. Nonostante i tanti dubbi che lasciano le domande frequenti sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco su questioni come la vaccinazione per le donne incinte o i possibili effetti collaterali, sui non previsti dei quali l’Aifa scrive che “verranno raccolte segnalazioni“.
Fidarsi sembra la sola via pianificata per il futuro dalle istituzioni attuali, visto che OMS e Commissione Europea valutano la possibilità di un passaporto sanitario da presentare in caso di spostamenti.

Gli ascoltatori che hanno parlato con il Direttore della Gazzetta Amministrativa Enrico Michetti e Fabio Duranti sembrano tutt’altro che fiduciosi sul vaccino anti-Covid e sul ritorno alla normalità, di cui pure non si sa ancora nulla.

Ecco il filo diretto ai microfoni di Francesco Vergovich.