Negazionisti? Complottisti? No-mask? Macché: Tiziana Alterio rigetta al mittente tutte le accuse.
Infondate“, perché in Piazza San Giovanni domani non ci saranno no-mask sulla falsariga dei gilet arancioni, ma artigiani, imprenditori, professionisti e partite Iva insieme per dire no alle soluzioni economico-sociali che li ha costretti a difficoltà immani, quando non a chiudere i battenti.

Un nuovo lockdown – scenario che sembra profilarsi sempre più – sarebbe la fine per molti di loro: il capolinea della loro dignità e dei loro sacrifici a cui tanto hanno dedicato nel corso della loro vita professionale.
No al liberismo, no all’Unione Europea, no alle “false soluzioni” come il Recovery Fund: questi i proposti spiegati dalla scrittrice e giornalista Tiziana Alterio a ‘Lavori in Corso’.
L’organizzatrice della Marcia della Liberazione si concede ai nostri microfoni una piccola rimostranza anche contro i media: quelli che l’hanno chiamata sovversiva, quelli che l’hanno additata complottista, quelli che l’hanno etichettata negazionista.
Ecco il suo intervento.

Siamo stati travolti dalla stampa che ci ha dipinto come noi non siamo, perché fra l’altro non è una manifestazione no-mask. Non siamo sovversivi, complottisti, negazionisti come ci hanno dipinto in modo assolutamente falso.
Anche se non condividiamo i Dpcm, contesteremo con i mezzi democratici che abbiamo a disposizione, quindi nelle aule di tribunale. Ma invitiamo tutti a rispettare le regole, quindi la stampa ha falsificato completamente la realtà raccontando menzogne.

Vogliamo portare l’attenzione sulle problematiche economiche e sociali, contestiamo l’uso strumentale e politico che si sta facendo del Covid per imporre scelte economiche e sociali che stanno portando l’Italia ancora di più nel baratro e che soprattutto stanno imponendo un modello di società dell’ipercontrollo, basato sulla paura, che noi assolutamente respingiamo.
Vogliamo superare questo modello neoliberista che in questi mesi di pandemia sta accelerando la sua corsa, ricordo che il patrimonio delle persone più ricche al mondo è aumentato di oltre un quarto.

Non riconosciamo questa Unione Europea che in questo momento così drammatico ha mostrato ancora una volta il suo lato oscuro e spietato. Hanno risposto con finti aiuto, perché il Recovery Fund è un Mes travestito. Ci dicono che ci saranno 208 miliardi e invece saranno 127 in prestito e rispetto a quello che noi dovremo dare alla fine prenderemo più o meno 26 miliardi di euro a fondo perduto: una cifra ridicola. In questo senso contestiamo l’UE, mentre dall’altra parte del mondo la Federal Reserve dice che emetterà illimitatamente moneta.

Contestiamo anche lo stato di emergenza, perché bisogna trovare un equilibrio tra i dati e il tessuto produttivo economico che è in assoluta sofferenza. Noi domani porteremo artigiani, professionisti, partite Iva e tutti quelli che stanno soffrendo in questo momento.

Pressioni? Le pressioni si ricevono in tante forme, le accuse infamanti che abbiamo avuto è una forma di pressione indiretta, ma noi siamo andati avanti, non abbiamo mollato. La cosa che voglio chiarire è che noi non siamo la manifestazione di Bocca della Verità. Noi saremo a Piazza San Giovanni e non ci confondiamo con chi manifesterà a Bocca della Verità. Perché si è cercato anche di fare questo, ma abbiamo smentito con un comunicato stampa“.


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