Se tutti i documenti raccontavano stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera“. Ma qual è la favola? E quale la menzogna?
Se lo chiedeva George Orwell in “1984”, prosegue con l’interrogativo l’economista Valerio Malvezzi.
La favola secondo cui il nostro tenore economico sia garantito dall’equilibrio dei mercati e dalla buona salute delle borse svelerebbe secondo Malvezzi la menzogna secondo cui ci sarebbe un legame tra la nostra produttività e il picco dei numeri della borsa (come quelli del Nasdaq o del Ftse-Mib italiano).

La finanza è cosa altra rispetto al produttore che abbiamo sotto casa, e paradossalmente il PIL dipende più dal secondo che dalla prima.
Per questo, a detta dell’economista, c’è bisogno di tornare a distinguere i due mercati, quello del piccolo produttore e quello della borsa, pena la perdita di tutto ciò che non sia funzionale al mondo degli azionisti: la qualità di un prodotto a chilometro 0, la cultura, e perfino la conoscenza stessa.

Se lo chiedeva Orwell più di mezzo secolo fa, ce lo chiediamo ancora oggi: vivere in un mondo che penalizza tutto ciò che è prettamente umano per seguire la logica del profitto è possibile?
Risponde Valerio Malvezzi nell’intervista a ‘Un Giorno Speciale’.

Nel mondo in cui stiamo andando, ciò che non ha valore per la borsa, come un quadro, come un libro, come un’opera teatrale, come il libero pensiero… beh, tutto quel mondo lì verrà bruciato.

Io sto vedendo oggi, nel 2020, l’attuarsi di libri che avevo letto nella mia gioventù: mondi di multinazionali che avrebbero occupato il pianeta. Vedo multinazionali (Facebook, Amazon, Google, Apple, Microsoft) che dicono “comprate i vaccini”: cosa fanno? Fanno politica, non fanno soltanto business. E non pagano le tasse.

Quindi che cosa succederà? Che metteranno le patrimoniali in Italia, che alzeranno le tasse, che alcuni lavori verranno messi fuorigioco, che aumenteranno la platea degli schiavi dando forme di reddito (come quello di cittadinanza) e io la sola cosa che posso fare è far ragionare le persone senza parlare di politica sui grandi valori del mondo: primo fra tutti la conoscenza andando a rileggere i grandi filosofi e pensatori. Il mio contributo può essere solo intellettuale“.

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