“Prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia”: era l’11 marzo e con queste parole l’OMS dichiarava ufficialmente che quella che fino a quel momento avevamo chiamato epidemia era invece da considerarsi un fenomeno di una maggiore gravità. Da quel giorno la parola ‘pandemia‘ è entrata ufficialmente a far parte delle vite di tutti.

Sono in tanti a chiedersi, a distanza di qualche mese, se e come sia stato determinante l’intervento dell’OMS: non è forse proprio in una situazione come questa che un ente come l’Organizzazione Mondiale della Sanità avrebbe dovuto mostrare maggiormente le proprie competenze e il proprio ruolo?

C’è chi sostiene che le mosse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non siano state sufficientemente tempestive. E’ di questo avviso il conduttore e giornalista di Report Sigfrido Ranucci che ha così commentato l’operato dell’OMS: “Aveva tutti i segnali per lanciare l’allarme nei tempi giusti. Nell’arco di un mese ha diramato addirittura 5 delibere, disposizioni, diverse. Da mandare al manicomio!”

Resta un mistero, oltretutto, la vicenda che riguarda i dati sulle polmoniti di cui l’OMS avrebbe dovuto disporre e su cui avrebbe dovuto basarsi per rispondere all’emergenza, dati che invece, racconta il conduttore, l’ente non aveva.

Sigfrido Ranucci ha spiegato di cosa si tratta in questa intervista che ha rilasciato ai microfoni di Francesco Vergovich e Fabio Duranti. Ecco cosa ha detto in diretta a ‘Un giorno speciale’.

RANUCCI ► “Abbiamo chiesto all’OMS i dati sulle polmoniti degli ultimi 2 anni, ma non li aveva. Come fa a dare indicazioni?”

Perché l’OMS ha lanciato l’allarme così tardi?

“Aveva tutti i segnali per lanciare l’allarme nei tempi giusti. Quello che mi ha sorpreso in maniera prepotente è il fatto che non si aveva la percezione che oggi per un mondo globalizzato un virus può viaggiare in 14 ore da una parte all’altra del mondo. Perché ha lanciato l’allarme così tardi? Perché l’OMS ha diramato nell’arco di un mese addirittura 5 delibere, disposizioni, diverse. Da mandare al manicomio!

Se non hai un sistema di raccolta dati fatto in tempo immediato, come fai ad avere la percezione che sta scoppiando una pandemia all’interno della tua area? Questo è uno dei grandi insegnamenti che deve lasciarci questa pandemia: di riconsegnarci una sanità in grado di raccogliere i dati in maniera immediata per poter agire subito. Non puoi vivere bloccato tre mesi, poi muori di altre patologie”.

Dati sulle polmoniti degli ultimi due anni

“Quando abbiamo chiesto all’OMS i dati sui casi di polmonite degli ultimi anni, ci ha risposto con un articolo di Lancet del 2016: significa che l’OMS negli ultimi due anni non aveva casi su segnalazioni di polmoniti raccolti. Ma come fai a dare indicazioni se non hai il polso di quello che sta accadendo nel mondo? Forse tra le poche cose buone che ha detto Trump c’è: ‘Non vi finanzio più perché è inutile che ci siete’. Questo secolo, dall’ONU all’OMS ha segnato sicuramente il fallimento dei grandi enti sovranazionali, cioè quelli che avrebbero avuto un ruolo importantissimo. A partire da come vengono nominati, ai rapporti promiscui con i governi. Sono diventati uno schermo per prendere decisioni scomode”.


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