Purtroppo le cose non stanno come avevano pensato  coloro che ci raccontavano, anche con un certo disprezzo contro il pessimismo, che il virus sarebbe stato sconfitto dall’estate. Chissà perché a luglio la pandemia sarebbe dovuta finire in tutto il mondo. In realtà quello che stiamo guardando è una recrudescenza o, in alcuni casi, una seconda ondata.

Questo avviene anche dove la stagione non è bella, è bellissima, e dove non fa caldo, ma caldissimo. Soprattutto se vogliamo prendere il caso limite degli Stati Uniti d’America. Qui, bene a Nord dell’equatore, il caldo è evidente e feroce eppure il virus continua a mietere contagiati. Questa volta abbiamo superato i 70 mila al giorno.

Anthony Fauci ha raccontato che si sarebbe arrivati presto a 100 mila e, forse, non aveva tutti i torti. A questo poi bisognerebbe aggiungere quanto succede negli Stati Uniti, a proposito di ricoveri in terapia intensiva e di vittime, e questa è ancora una statistica non particolarmente chiara. Se vogliamo rimanere ai contagi, siamo ai massimi livelli possibili.

Tanto è vero che il Presidente degli Stati Uniti l’ineffabile Donald Trump, il peggior Presidente che ci sia mai stato, è costretto ad indossare la mascherina in alcune occasioni e a doversi inventare che lui non l’ha mai condannata ma era semplicemente, dice lui, che non voleva obbligare gli statunitensi ad indossarla.

Ma abbiamo ritrovato vecchie fotografie della epidemia ‘Spagnola’, stiamo parlando di alcune decine di milioni di morti, all’inizio del XX secolo. Tra le varie contromisure, per chi non indossava la mascherina, era previsto addirittura il carcere. Ora con molto meno si potrebbe raggiungere il risultato effettivo, cioè distanziare le persone  per allentare la morsa della malattia. Se ti auto proteggi e distanzi le cose vanno meglio per tutti.

Dunque sotto questa luce dobbiamo vedere come il capo della più grande democrazia del mondo, una nazione ancora per un po’ più potente di tutte, abbia dovuto fare marcia indietro rispetto a quello che ci aveva raccontato. Tra le tante cose che aveva detto, una era che la pandemia sarebbe finita ad aprile. Perché? Perché naturalmente non avrebbe resistito al caldo. Poi che si trattava di un virus creato in laboratorio dai cinesi e, anche questo, non l’abbiamo visto per niente.

Infine ci aveva raccontato che era poco più di un’influenza e si poteva curare con l’idrossiclorochina. Tante sciocchezze tutti insieme non si erano mai sentite. Ma quello che è più grave è che ha esposto gli Stati Uniti a un rischio che è diventata concreta e drammatica realtà.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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