Attesa da alcuni, temuta da altri. Nelle ultime ore alcuni sondaggisti hanno sganciato la bomba politica: un ipotetico partito dell’attuale Presidente del Consiglio Giuseppe Conte otterrebbe il 15% dei consensi tra gli aventi diritto. Una percentuale che, stando alle rilevazioni delle altre forze politiche, porterebbe l’astro nascente al terzo posto all’interno dell’arco costituzionale italiano.

Secondo gli analisti il risultato sarebbe la somma delle preferenze ottenute dai consensi “rubati” perlopiù a PD e Movimento 5 Stelle. E chissà se osservando le grafiche dei sondaggi gli alleati di Governo non comincino a covare qualche sospetto.

Soltanto fanta-politica? Il quesito è stato posto da Luigia Luciani e Stefano Molinari al direttore del quotidiano “Libero” Vittorio Feltri. Oltre al partito di Conte, il giornalista si è soffermato anche su altre questioni che stanno alimentando il dibattito pubblico: situazione coronavirus e questione razzismo.

Ecco l’intervento di Vittorio Feltri a “Lavori in Corso”.

Partito di Conte? Ce ne sono già troppi

Credo che non oserà fare un partito per conto suo perché ce ne sono già troppi. Aggiungere un partito a questa massa credo sia un’operazione inutile e controproducente. Dopo di che è chiaro che Conte cercherà di rimanere a galla, ma lo farà con un salvagente non con un altro partito.

Non bisogna solo fare i sondaggi, il partito bisogna farlo. Se Conte riesce a fare un partito del 16% mi congratulo con lui, però temo che le cose non andranno così”.

Mio fratello ricoverato oggi per coronavirus

Il coronavirus non è per niente finito, tant’è che mio fratello oggi è stato ricoverato per coronavirus in un ospedale lombardo. Il virus è ancora attivo, naturalmente è meno aggressivo. Prima di esultare, prudentemente starei zitto. Il virus continua ad esserci, non è che si nasconde sotto i tombini”.

Rimozione statua Montanelli?

Non riesco a capire che cosa c’entri il fatto di rimuovere la statua di Indro Montanelli con il razzismo. Gli rimproverano di aver sposato una ragazzina di 14 anni quando era stato inviato in Africa. Peccato che in quella zona dell’Africa le ragazze si sposavano più o meno a quella età. Non farlo sembrava un rifiuto di adeguarsi a quella civiltà.

Non riesco a capire questa mentalità così burina. E’ incomprensibile. Montanelli era il Papa dei giornalisti italiani.

Non mi sorprende che ci siano queste manifestazioni di stupidità eccezionale. C’è anche un conformismo in questo. Quando uno comincia a dire che è contro il razzismo, è ovvio che siamo tutti contro il razzismo. Io razzisti non ne conosco. Poi c’è l’antifascismo. Ma dove sono questi fascisti? Io non ne conosco, sono morti tutti. Così come sono morti tutti i partigiani, ma per motivi di età.

A Bologna c’è ancora via Stalingrado, non mi sembra il caso di festeggiare per Stalingrado. A me non me ne frega niente che ci siano simboli del passato che può essere anche criticato. Non bisogna distruggere i simboli di quello che siamo stati”.


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