Il dr. Scott Jensen, medico e professore americano, specializzato in fisiologia e senatore del Minnesota, ha espresso la sua opinione in un’intervista rilasciata a Fox News riguardo al conteggio delle morti a causa del COVID-19.

Abbiamo doppiato e tradotto per voi l’intervista e l’abbiamo commentata oggi a ‘Lavori In Corso’ con Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

Ecco le linee guida CDC

Ecco l’intervista completa in italiano al Dr. Jensen

Laura Ingraham

“Il mio prossimo ospite è un medico membro del senato del Minnesota che si è trovato nel bel mezzo dei guai provocati dalle linee guida del CDC per quanto riguarda il conteggio delle morti a causa del Coronavirus. Il dottor Scott Jensen mi ha raggiunta ora: Dottore, vorrei leggere per il nostro pubblico cosa dice il CDC riguardo il modo in cui vengono contati i decessi attribuiti al COVID-19. Riguardo quest’ultima questione, le leggo un estratto: “Nei casi in cui non può essere fatta una diagnosi definita di COVID-19, ma nei quali la stessa è sospetta o plausibile (per es. le circostanze sono ragionevolmente associabili al virus) è accettabile trascrivere sul certificato di morte COVID-19 come causa “probabile” o presunta”. Quindi Dottore, qual è il problema al riguardo?”.

Dr. Jensen

“Beh, in breve, è ridicolo! Ho speso un po’ di tempo prima a guardare la guida del CDC che spiega come compilare i certificati di morte ed erano parti redatte specificatamente da medici e in questo manuale si parla di precisione e di specificità, con le quali siamo stati allenati a lavorare… e le determinazioni delle cause di morte, sono un grande problema e hanno un grande impatto sulla pianificazione e sulle future generazioni. L’idea che stiamo per permettere alle persone di manipolare e giocare con i numeri è questo il grave problema, perché finiremo con minare la fiducia delle persone e ora come ora stiamo vedendo i politici fare cose che non sono necessariamente motivate dalle evidenze scientifiche. La fiducia che le persone hanno nei politici sta già diminuendo”.

Laura Ingraham

“Dottore questa stessa guida del CDC, in merito al COVID-19, dice fondamentalmente che si tratta di un giudizio a discrezione dei medici su come compilarla, e l’ho letta, si tratta di cosa va scritto nella riga 1, cosa va nella riga 2 e cosa va nella riga finale, in merito ai fattori che contribuiscono e alle cause finali del decesso, ma loro stessi  ammettono che si tratta di fatto di un giudizio discrezionale, quindi, perché questo non è corretto?”.

Dr. Jensen

“Beh, prendiamo come esempio l’influenza. Se è morto un paziente un mese fa e aveva febbre, tosse ed è morto 3 giorni dopo e probabilmente era anche un individuo anziano e fragile e gli è capitato di essersi preso l’influenza e allo stesso tempo si è manifestata un’influenza pandemica nella comunità, io non scriverei mai influenza nel certificato di morte, probabilmente scriverei ‘crisi respiratoria’ nella riga in alto, probabilmente polmonite nella riga sotto, e nei fattori che hanno contribuito probabilmente scriverei enfisema o insufficienza cardiaca, ma non scriverei mai influenza sottolineandolo come fattore causa di morte e invece è questo quello che ci chiedono di fare qui”. 

Laura Ingraham

“E’ stato intervistato il Dr. Fauci oggi in merito al conteggio dei morti a causa del coronavirus, ecco una parte di quello che ha detto:
– DOMANDA DI UN GIORNALISTA: “cosa dice a quelle persone che stanno dicendo, senza alcuna evidenza, che queste morti sono gonfiate, che il numero dei morti da COVID-19 è gonfiato?
– FAUCI: Ci saranno sempre delle teorie cospirative quando si hanno delle grandi sfide che riguardano la salute pubblica, ma non sono altro che distrazioni”.

Laura Ingraham

“Teorie cospirative dottore… quindi lei è ‘impegnato’ in teorie cospirative? Cosa vuole dire al dottor Fauci questa sera?”.

DR. Jensen

“Beh, gli ricorderei che ogni volta che la tutela della salute incrocia la strada del denaro diventa strano, no? Tutelare la salute vuol dire che se nel tuo ospedale entra un paziente con COVID-19 vieni pagato 19.000 dollari, se questo paziente poi usufruisce della ventilazione assistita prendi 39.000 dollari, tre volte tanto. Dopo 35 anni di lavoro nel mondo della medicina, nessuno può dirmi che questo tipo di cose non influenzano quello che facciamo. Qualche volta alcuni medici si piegano davanti a certe direttive e sono gli stessi che scriveranno ‘influenza’ o chissà cosa altro nel certificato di morte perché è questo che hanno scelto. Io cerco di essere molto preciso e specifico, se so che ho avuto la polmonite è quello che scriverò nel certificato, non aggiungerò altre cose perché è conveniente farlo“. 

Laura Ingraham

“Quindi rifiuta le sue dichiarazioni?”.

DR. Jensen:

“Assolutamente”.

Laura Ingraham

“E’ interessante notare che in Italia c’è un sistema sanitario pubblico, immagino che non abbiano interessi economici come accade qui in America, eppure hanno fatto un passo indietro e hanno riclassificato le morti secondo i loro top advisor medici. Quindi hanno ammesso di essere stati generosi in merito a come hanno codificato alcuni di questi decessi e allora hanno fatto dietrofront e hanno ricominciato a classificarli, ti sorprende questo?”.

DR. Jensen:

Sì, molto, è come se una persona viene colpita da un autobus, collassa e viene portata d’emergenza in sala operatoria; intanto dopo 15-20 minuti arrivano i risultati del test del sangue e dicono che è positivo al COVID-19, il paziente muore 20 minuti dopo perché i suoi polmoni non sono in grado di reagire…cosa fanno? Scrivono nel certificato di morte covid 19? Non ha alcun senso”.


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