I dati dell’ISTAT, che sono gli unici a poter contare, ci dicono che tra il primo marzo e il 4 aprile ci sono stati in Italia 78.757 decessi.
Se calcoliamo la media – non lo facciamo noi ma lo fa l’ISTAT – dello stesso periodo degli anni 2015-2016-2017-2018-2019 registriamo invece 57.882 decessi di media. Quindi ci sono stati, per quello che possiamo vedere da questi dati, 20.875 morti in più rispetto a quanto la statistica lasciasse prevedere in uno scenario privo della pandemia Covid-19.

Però nello stesso periodo, secondo la Protezione Civile, sono morte 15.328 persone a causa del Coronavirus. Se sottrai questo numero allo scarto che dicevamo prima, c’è un eccesso di 5547 deceduti realmente. E questo è uno dei problemi seri per uscire dalla Fase 1 e entrare nella Fase 2.

Non sappiamo ancora bene i numeri della pandemia, per non parlare dei contagiati. Non si può dire certo che tutte queste 5547 persone morte in più siano vittime del Coronavirus, naturalmente. Ma quello che possiamo dire è che i dati ufficiali delle vittime da Coronavirus sono in realtà sottostimate di quel 36% che fa la differenza.

Ora questo tipo di discussione è lontana dall’essere una cosa soltanto teorica. Perché si erano letti in questi giorni articoli sui giornali, soprattutto su ‘Il Sole 24 Ore’, che facevamo presente come i morti in Italia fossero in realtà addirittura deceduti durante i primi quattro mesi di quest’anno in misura media rispetto a quelli precedenti.
Ma ciò era stato già smentito dall’Osservatorio pneumologico e dalla Regione Lazio con una stima per tutto quanto il territorio nazionale. Infine i dati dell’ISTAT ci dicono che le cose stanno in un’altra maniera. Poi si arriverà alla fine dell’anno e lì si faranno i calcoli. Ma questi sono già ponderati per mese.

L’articolo de ‘Il Sole 24 Ore’ ci dava l’idea che quasi la pandemia non ci fosse. In realtà vediamo che addirittura sono probabilmente sottostimati i deceduti.
Tutto questo alla fine per dire cosa? Che bisogna stare molto attenti ad uscire da questa fase che ci fa stare tutti in gravissima ambascia e che naturalmente ci porta a non sopportarla più, perché i numeri non sono ancora confortanti.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi