La mia tesi è questa, non si spiegherebbe altrimenti il perché del voto dei 5 Stelle a una vestale dell’UE come Ursula Von der Leyen, ma non è nemmeno una coincidenza il viaggio di Salvini a Washington prima di dare l’inizio a questo psicodramma collettivo.

Il governo giallo-verde non piaceva ai signori del pensiero unico allineato che ora si accingono a far tornare i grillini tra le fila dei partiti fucsia del cosmopolitismo, e la Lega tra le compagini della destra liberista.

La verità è che a Washington non piaceva questo Governo, diposto a guardare oltre gli Stati Uniti: alla Russia ad esempio, alla Cina, e anche al Venezuela di Maduro.
Se ci pensate Salvini non aveva alcuna ragione di fare quello che ha fatto: la Lega ora si troverà necessariamente all’opposizione. Tutto ciò si spiega soltanto tramite ordini derivanti dall’esterno, che non consociamo, ma che ci sono.

Non era forse meglio continuare a fare qualcosa per il paese anziché fare opposizione sterile come accadrà ora? La mia previsione si è già parzialmente avverata: la fine del laboratorio giallo-verde ha portato al ritorno della destra e della sinistra, con vincitore il partito unico del capitale.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro.


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