Sebastian Vettel 9,5
Mezzo voto in meno rispetto alla perfezione per quella correzione con cui toglie la macchina dal manto erboso. La paga un prezzo decisamente troppo caro. L’unica cosa sbagliata di un intero fine settimana in cui ha gestito tutto alla perfezione. Leonino, a dispetto di chi lo vorrebbe pensionare anzitempo.

Lewis Hamilton 9
Nitido nelle traiettorie e nella gestione della sosta. Limita i guizzi e finisce “a vela” quando gli comunicano della penalità comminata a Vettel. Lui è sempre lui, su questo non ci sarà mai discussione. Fa un (mezzo) bel gesto invitando per un istante Vettel sul gradino più alto di un podio che spettava alla Ferrari. Avvantaggiato, suo malgrado.

Team Ferrari 8,5
Stavolta, in un circuito che, com’era presumibile, premia le caratteristiche della monoposto, ogni decisione è parsa azzeccata e funzionale all’ottenimento del massimo risultato.

Valtteri Bottas 8
A livello prestazionale, nella parte centrale della gara offre spunti di classe inanellando un paio di giri veloci. Si ritrova nella bagarre e la soffre, per poi ottenere dalla Mercedes il massimo dopo un inizio in salita. Ragioniere.

Charles Leclerc 8
Una condotta di gara improntata al tatticismo, alla gestione degli pneumatici, a ottenere dalla macchina tutto quello che era ottenibile alle spalle del duello principale. Qualche errore in prova, nitido nel passo – gara. Maturando.

Daniel Ricciardo 7
Appena la Renault è tornata decente, si è rivista la classe di uno dei più bravi, che si è regalato momenti di bagarre contro monoposto dal passo superiore. Cavallo di razza.

La faccia di Toto Wolff 6
Perplessità, labbra curvate dall’imbarazzo: non deve essere il massimo nemmeno per loro, vincere così. Politico. 

La decisione dei giudici 3
Siamo generosi. Ricordiamo episodi identici, con tanto di sollevazione del piede dall’acceleratore da parte di chi inseguiva e non ricordiamo alcuna decisione. Imbarazzanti.

La Federazione internazionale sv
Vediamo come si comporteranno, per coerenza, anche con il dopo – gara di Vettel. Perché temiamo sintomi di coscienza sporca. Burocrati.