E’ il trofeo del popolo, quello che dà una possibilità a tutti e, forse anche per questo quello più sottovalutato. E’ vero, la Coppa Italia ha subito nel corso della sua storia diversi cambiamenti organizzativi, arrivando addirittura a fermarsi nel corso delle guerre e sfalsandosi tra edizioni in cui vigevano i famosi tabelloni “tennistici”, con gironi tra molte squadre e versioni più “fast”, con l’eliminazione diretta ad egemonizzare l’andamento della competizione.

E’ stato anche un trofeo che ha visto vincere squadre provenienti dalla serie B, come nel caso del Napoli del 1962. Per questo aspetto “popolare”, si tratta di un torneo a cui gli italiani attribuiscono generalmente meno importanza, rispetto a quanto si fa nelle altre principali nazioni calcistiche europee per tornei come la FA Cup o la Copa del Rey.
Probabilmente ciò accade anche perché la formazione della Coppa Italia è frutto di processi storici differenti, ma il trofeo ora noto come Tim Cup, di storie meravigliose ne ha raccontate.

Principali marcatori

Per quanto riguarda la Lazio, ad esempio, nell’albo d’oro della competizione un nome risalta in modo particolare: Bruno Giordano.
Il mitico attaccante biancoceleste è tra i principali marcatori, con 38 gol segnati in totale (18 con la maglia della Lazio). Staccatissimo dietro di lui l’attuale CT dell’Italia Roberto Mancini, con 6 segnature in maglia biancoceleste, complessivamente gonfiando la rete per 32 volte.

Più difficile identificare il principale marcatore atalantino: praticamente una valanga di bomber appartenenti a diverse epoche sono fermi a 3 marcature.
Spicca il nome di Sandro Tovalieri, che sommando i gol con le maglie di Reggiana, Arezzo, Roma, Avellino, Sampdoria e, appunto, Atalanta, è arrivato a realizzare 25 reti in totale eguagliando nomi del calibro di Del Piero e Batistuta. Alla fine della sua carriera in maglia nerazzurra ne aveva segnati 7 Maurizio Ganz, complessivamente registrando 22 reti, come Gianpaolo Pazzini, che invece in tenuta bergamasca in Coppa Italia ha esultato per tre volte.

Nella stagione corrente

Tra i bomber della stagione corrente domina il polacco Krzysztof Piatek, con 8 gol. Sotto di lui Federico Chiesa (6 gol), mentre al terzo posto spiccano i nomi di Immobile e Zapata, rispettivamente con 3 gol realizzati che quindi in serata oltre al (chiaramente) più importante trofeo si contenderanno un posto nella speciale classifica.

Lazio e Atalanta nella storia della competizione

Per l’Atalanta sarà la quarta finale disputata. I bergamaschi potrebbero pareggiare il conto tra vittorie e sconfitte, facendo registrare due insuccessi contro Napoli (1986) e Fiorentina (1997) e l’unica vittoria nel ’63, trionfando ai danni del Torino.
Una finale, quella corrente, frutto di una vera e propria rivincita da parte dei nerazzurri, che nella storia recente sono stati eliminati dalla Juventus per ben due anni di fila. L’egemonia bianconera è stata interrotta dall’Atalanta stessa quest’anno, dopo esser stata eliminata nella semifinale dell’edizione ’17-’18.
Sarà la ventesima volta in cui Giampiero Gasperini incrocerà la Lazio, il suo bilancio contro i biancocelesti è in perfetto equilibrio con 7 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte: una finale ago della bilancia anche per in numeri.

Per la Lazio si tratta della ventesima finale disputata nella sua storia.
Il bilancio recita 12 vittorie e 7 sconfitte, l’ultima nel 2013 nell’unico derby di Roma assegnatario di un trofeo.
Per Inzaghi si tratta del primo incrocio contro la Dea in Coppa Italia, la settima volta complessivamente: risultati in equilibrio anche per lui. Negli scontri contro Gasperini il tecnico laziale ha portato a casa due vittorie nella stagione 2016-17 (4-3 a Bergamo e 2-1 a Roma), due pareggi nella scorsa annata (3-3 a Bergamo e 1-1 a Roma) mentre due sconfitte risalgono alla stagione corrente.
Un importante traguardo è stato raggiunto dalla compagine capitolina in quest’edizione: 8 risultati utili di fila. Non succedeva dal 1980 in cui ne collezionò addirittura 17.

Le spine nel fianco

L’Atalanta dovrà prestare attenzione a Parolo, che ha trafitto i bergamaschi per ben 5 volte. Dietro di lui si classifica Immobile – stasera titolare – ha segnato due volte ai nerazzurri. Di tutta risposta la formazione di Inzaghi dovrà riservare un trattamento particolare al Papu Gomez, marcatore in ben 3 occasioni: esattamente come Duvan Zapata.