James Pallotta rompe il silenzio e lo fa con una lunga nota sul sito ufficiale della Roma.
Tanti i punti toccati dal Presidente, inevitabile visto il silenzio assordante, frastagliato di dichiarazioni riportate dagli Stati Uniti: tiene banco la questione Totti-De Rossi, nella lettera come in tutto l’ambiente mediatico giallorosso. Tra le righe c’è stato spazio anche per la questione Monchi, il periodo di lontananza dalla Capitale, per culminare con il giudizio sul mercato e sulla stagione:Disastrosa“.

Totti – De Rossi

La nota inizia proprio dal caso degli ultimi giorni, che vedrebbe De Rossi spingere per l’allontanamento di Totti da Trigoria: “Ho sempre avuto scambi costruttivi con Daniele riguardo lo spogliatoio, i giocatori, le cose da migliorare; e lo stesso vale per Francesco Totti. Dire che due ragazzi, con alle spalle una relazione speciale per venti anni, siano in guerra non ha senso. Sono stati in disaccordo? Mio Dio, spero di sì. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è essere circondati da yes man“.

Sul Financial Fair Play

Il patron della Roma è poi tornato sulla questione fair play finanziario, lanciando un ulteriore stoccata al Milan dopo quella di due anni fa (“Non ha senso quello che sta facendo, non hanno i soldi per comprare la squadra, hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra“): “L’ho segnalato con il Milan un paio di anni fa, quando ho notato cosa stavano facendo e non me ne facevo una ragione. La gente mi ha detto che avevo torto, ma ora sono sotto la lente di ingrandimento per quello che hanno fatto“.

Vendite dolorose

Inevitabile dunque la giustificazione sulla privazione della squadra da parte di alcuni giocatori chiave: “Volevo vendere Salah? No, è lui che ha chiesto di partire con ancora due anni di contratto, per dimostrare di potersi affermare in Premier League. Volevo liberarmi di Alisson? No, ma dovevamo fare i conti con il Financial Fair Play e anche lui voleva andare in una squadra che poteva offrirgli molto di più rispetto a quello che le nostre risorse ci avrebbero permesso“.

Su Monchi…

Un altro sbaglio su cui torna è stato quello di dare pieni poteri a Ramón Rodríguez Verdejo, detto Monchi: “Monchi mi ha chiesto il 100% del controllo e della fiducia in quanto nostro direttore sportivo. Ripenso ogni giorno alla sessione di mercato della scorsa estate e forse non avrei dovuto lasciargli tutta questa autonomia. Semplicemente la squadra non si adattava bene al gioco di Di Francesco“.

Su Baldini

A detta di Pallotta qualcuno starebbe cercando di mettere sotto una cattiva luce il suo principale confidente, che come a Radio Radio avevamo raccontato in questa settimana è effettivamente l’uomo del presidente: “Un altro preso di mira e costantemente attaccato è Franco Baldini: Franco è chiaramente un mio consigliere e confidente da molto tempo e non ha mai fatto nulla a scapito di questo Club. Se pensate che Franco sia coinvolto in tutte le decisioni, allora vi sbagliate di grosso. È evidente che qualcuno stia cercando di creare molti problemi a una persona che, con discrezione, mi ha sempre dato grandi consigli e ci ha aiutato con alcuni dei migliori giocatori che abbiamo nella nostra squadra e con alcune delle più vantaggiose cessioni di questi anni“.

Questione De Rossi

Detto questo, è nostro dovere trattare gli individui con il rispetto che meritano. È andato tutto nel verso giusto rispetto alle modalità con le quali ci siamo rapportati con Daniele? No, non penso. La nostra visione era che questa probabilmente sarebbe stata la sua ultima stagione” ha scritto il Presidente giallorosso, anche se rimane l’interrogativo del ripensamento finale riguardo il contratto dell’ormai ex capitano, che inoltre, a sua detta, avrebbe in qualche modo lasciato il ruolo sguarnito: “Lasciatemi fare un esempio che dimostra quanto questa sia stata una decisione difficile. Diciamo che in squadra abbiamo Daniele e un altro centrocampista difensivo. Abbiamo ventiquattro giocatori in rosa e due centrocampisti difensivi. Cosa succede se, Dio non voglia, alla terza partita della stagione l’altro centrocampista difensivo si rompe una gamba? Che accadrebbe alla squadra?

La distanza da Roma: “Ero arrabbiato”

Come sapete, non sono venuto a Roma nell’ultimo anno. Ero così arrabbiato, già da agosto, per come le cose stavano andando che temevo che la mia presenza non sarebbe stata d’aiuto. Questo è stato un grave errore, la prossima stagione ci sarò.

Avrei dovuto essere di più a Roma“.