I burloni e gli amanti degli scherzi lo aspettano tutto l’anno: è il pesce d’aprile, il primo giorno del mese di aprile in cui ogni tutto è concesso, anche il tiro mancino più becero.

Ma dove affonda le sue origini questa ricorrenza e perché si festeggia? Una delle teorie è da ricercarsi nella tradizione francese: in seguito alla bolla di papa Gregorio XIII, dal 1582 in Francia si cominciò a usare il calendario gregoriano. La riforma spostava la data di inizio dell’anno al primo gennaio, mentre in precedenza era fissata per il 25 marzo. Ma non tutti in Francia riuscirono ad adeguarsi a questo, nuovo ritmo, e quelli che si ostinavano a festeggiare il nuovo anno in questo periodo venivano bonariamente presi in giro.

Secondo Alex Boese (esperto dell’argomento tanto da aver raccolto, sul suo visitatissimo “Museum of Hoaxes”, ogni possibile riferimento alla ricorrenza, a partire dal 1500), nella teoria dello spostamento del calendario non esistono fonti accreditate che pongano in evidenza il fatto di questi contadini spaesati dalla modifica che sarebbero diventati vittima degli scherzi. Assenza di prove a parte, la teoria dell’origine del pesce d’aprile legata al calendario crea, in realtà, più problemi di quelli non sembra risolvere.

Sempre stando alle ricerche dell’esperto, la teoria del calendario spostato avrebbe più senso se spostato in Gran Bretagna, poiché il nuovo anno iniziava proprio il 25 marzo e si festeggiava fino al primo aprile.

Al di là dalle origini di questa ricorrenza, la simbologia legata al pesce trova riscontro in un episodio avvenuto ai tempi di Cleopatra: leggenda vuole che la seducente Regina d’Egitto ordì uno scherzo ai danni dell’amante, Marco Antonio. Per non subire un’umiliante sconfitta durante una gara di pesca, incaricò uno schiavo di attaccargli di nascosto le prede all’amo. Cleopatra scoprì l’inganno e fece attaccare all’amo un gigantesco pesce finto rivestito di pelle di coccodrillo, correlato da un’ immancabile presa in giro del generale di Giulio Cesare!

Che si tratti, quindi, di imitare la bella Regina d’Egitto e adattare una burla simile ai nostri tempi, o di dare retta alla propria curiosità, approfondendo fonti documentarie sulle possibili origini del pesce d’aprile, quel che è certo è che questo giorno è un’occasione come un’altra per non prendersi troppo sul serio e dedicare qualche minuto, nell’arco della giornata, al divertimento.