Più di un simbolo, una culla monumentale della fede e dell’arte alla quale ognuno di noi, in un modo o nell’altro, è legato attraverso un’immagine nitida di una vacanza in Francia oppure da un passo del capolavoro letterario di Victor Hugo o da un frammento del musical di Riccardo Cocciante. Notre Dame è, da ieri, un pezzo di storia francese ed internazionale inghiottito dalle fiamme. La sua guglia e due terzi del tetto sono distrutti, un edificio che, sin dai tempi degli incitamenti alle crociate, delle visite papali, del processo di riabilitazione di Giovanna d’Arco e, proseguendo nei secoli con l’autoincoronazione di Napoleone e il Te Deum celebrato dopo la Liberazione davanti al général De Gaulle, è custodie di epoche e fatti storici di indubbia rilevanza.

Se, per i turisti, Notre Dame è un’icona di Parigi, un profilo familiare che poi, visto dal vivo, risulta quasi deludente, per chi abbraccia la fede è la madre delle chiese della capitale francese, simbolo di un viaggio di nove secoli di cattolicesimo iniziati nel lontanissimo 1163, la fede fatta pietra della ‘figlia prediletta della Chiesa’.

A chi invece, appassionato di arte, volge lo sguardo alla cattedrale gotica, non può non riaffiorare alla mente lo scenario di Notre Dame de Paris di Victor Hugo, la cui pubblicazione, nel 1831, fu decisiva per ‘lanciare’ i grandi restauri ottocenteschi e appassionare la pubblica opinione al gotico. Sotto Napoleone I, infatti, la cattedrale era così malridotta che, per nasconderlo, si appesero alle pareti le bandiere prese al nemico ad Austerlitz.

Sempre pensando a Notre Dame De Paris, figura nell’immaginario collettivo anche il musical di Riccardo Cocciante tratto dall’omonimo capolavoro di Victor Hugo o, per gli amanti dei classici disneyani, il lungometraggio d’animazione “Il Gobbo di Notre Dame“.

Di passi di fedeli e di turisti, di capolavori, letterari, cinematografici e teatrali, e di eventi che hanno fatto la storia Notre Dame ne è piena e, parte della sua distruzione, mina non solo un simbolo, ma anche le nostre radici di esseri umani e cittadini, appartenenti al popolo francese o no.