Tra le numerose richieste per il reddito di cittadinanza, impilate e pronte ad essere passate al vaglio degli uffici dei sindacati, ce n’è stata una che non è passata inosservata e ha fatto inarcare le sopracciglia agli impegnati. In provincia di Padova, un uomo si è presentato a un limitrofo Caf della Cgil nella mattinata di mercoledì 6 marzo e, stando a quanto riportato dall’amministratore delegato dei Caf Cgil di Padova, Lisa Contegiacomo, ha chiesto se “esisteva una norma dello Stato che poteva obbligare la moglie a chiedere il reddito di cittadinanza così da non pagarle più gli alimenti“.

Separato dalla compagna di vita, l’ex consorte ha tentato di trovare un’escamotage per non doverle più versare l’assegno di mantenimento, prospettiva che non ha, però, trovato riscontro nelle misura adottata dal governo gialloverde. I sindacalisti della Cgil della provincia di Padova hanno spiegato all’uomo che non potevano obbligare una persona a richiedere l’accesso al reddito di cittadinanza, dato che si tratta di una domanda volontaria.

Così l’uomo è tornato a casa con un pugno di mosche in mano, privato dell’aspettativa di non dover più mantenere economicamente, grazie a un atto governativo, l’ex moglie.