Come chiedere “ma è Aquila o L’Aquila?“, ma secondo alcuni sarebbe uguale a domandare “ma è Roma o La Roma?

Il nome della “capitale del nord” del Portogallo suscita tante discussioni quanto la partita che si disputerà stasera tra – appunto – Porto e Roma, ma al contrario delle discussioni sul match che finiranno poco dopo il novantesimo minuto, quelle sul nome della città portoghese non finiranno certo dopo la scrittura di quest’articolo.

Un’invenzione tutta italiana?

Comunque un pò di chiarezza si può fare. Innanzitutto chi dice che siamo noi italiani a traslitterare i nomi delle città straniere a nostro volere e piacimento facendo i nazionalisti etnocentristi, pronuncia falsità e illazioni. Questo perché anche inglesi e spagnoli ricorrono alla “O” lusitana, ma la suddetta forma, a detta di molti, e soprattutto della Treccani, sarebbe antecedente, superata. Si tratta infatti del nome vero e proprio (“Porto”, ricavato dalla storia della città, anticamente chiamata “Portus Cale”, porto di Cale) preceduto dall’articolo tipicamente portoghese, risalente al lusitano: un pò come la nostra “L’Aquila” o “La Spezia”, il problema è che contrariamente a questi casi nella dizione portoghese ormai l’articolo è decaduto.

Per il Carducci è “Oporto”, ma…

In Italiano continuano dunque a chiamarla così i nostalgici, magari gli amanti della letteratura, in memoria di un verso del “Piemonte” di Carducci, che nomina la forma arcaica raccontando l’esilio di Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna (” … e ai tristi errori meta ultima Oporto …“).
La questione comunque è tutt’altro che chiara, molti linguisti tendono ancora a preferire la forma “Oporto”, sostenendo che la dicitura “Porto” stia in realtà ad indicare il famoso vino della città portoghese. La forma con l’articolo lusitano per questi ultimi non sarebbe superata per alcun motivo apparente, in sostanza sembra più una questione di opinione, lontana dall’essere risolta definitivamente. Negli almanacchi le direttive cambiano spesso, ma al momento molti italiani (soprattutto della capitale) sperano soltanto che accanto al nome, Porto o Oporto che sia, non appaia la dicitura “quarti di finale”.