Si scrive la storia del calcio femminile davanti a più di 39mila spettatori dello Stadium. Una vittoria della Juventus che si rende protagonista anche con la squadra femminile, ma sopratutto è una vittoria dello sport.

Se ne è fatta di strada dalle dichiarazioni di Tavecchio che apostrofava le calciatrici “4 lesbiche” passando per quelle di Collovati “quando sento una donna parlare di tattica mi viene il voltastomaco“. Se ne è fatta di strada sì, e ieri si è scritto un pezzo di storia del calcio femminile: 39.207 spettatori all’Allianz Stadium a seguire la partita tra le prime della classe Juventus-Fiorentina, partita importantissima ai fini della lotta scudetto della Serie A.

E forse non è un caso che il destino abbia apparecchiato questa bellissima cornice di pubblico: i club professionistici che credono nel progetto, Juventus e Fiorentina su tutti, la possibilità di giocare allo stadium vista la pausa Nazionale dei colleghi uomini, l’in bocca al lupo del capitano Giorgio Chiellini, il calore dei tifosi bianconeri che ci insegnano che la fede calcistica non ha alcuna differenza di genere ma va oltre e “fino alla fine”, per citare il claim che accompagna tutte le partite del club.

Una bella giornata di sport, una giornata qualunque per chi non conosce le battaglie che le ragazze e i dirigenti vicini al movimento hanno dovuto combattere per raggiungere questo importante traguardo. E sembra tutto così perfetto, la Nazionale a rappresentarci ai mondiali, i club professionisti che cominciano a credere davvero e investono anche nel settore femminile, il tifo sempre più presente perché chi vede una partita di calcio femminile non può non assorbire tutta la passione che trasmettono le ragazze. E tutto questo forse non ha dell’incredibile, perché oggi comincia ad essere del tutto naturale che una bambina frequenti la scuola calcio, come accade già da anni in America e in molti paesi d’Europa. E forse c’era solo bisogno di un po’ di tempo, come per tutte le cose belle.

Una giornata che rappresenta un’evoluzione sociale, prima ancora che sportiva, un’evoluzione che mette fine ai pregiudizi e che in qualche modo dà un senso ai sacrifici fatti dai precursori del calcio femminile. Le prime calciatrici, i primi presidenti e dirigenti, tutti quelli che hanno creduto nella vera essenza del calcio, quella di essere lo sport di tutti e forse è proprio questo il motivo per il quale è lo sport più amato e seguito del mondo! Perché basta una palla, 4 zaini per fare le porte e via, avanti per ore.

Ma non è solo il calcio femminile a dover dire grazie, è necessario anche dargli il merito di non aver mai mollato nonostante la strada fosse ancora in salita, di essere stato in grado di aspettare il suo momento e forse questa è una caratteristica tutta femminile. Ma sopratutto al calcio femminile va il merito di aver trasmesso passione, perché ancora oggi, anche nella massima serie, le giocatrici per poter seguire la loro passione si trovano a preparare il borsone la mattina presto prima di andare a lavoro e a tornare a casa direttamente la sera dopo gli allenamenti, stremate ma felici, perché consapevoli di rappresentare un messaggio importante.. Ed è questo che rende il calcio femminile così speciale e crea un legame indissolubile con chi lo segue.

Congratulazioni quindi alla Juventus e alla Fiorentina per aver racchiuso in una giornata i sacrifici delle colleghe presenti e passate, ma sopratutto per aver dato concretezza e sostanza ai sogni di tutte quelle bambine che sono nate con il pallone tra i piedi, perché non sei tu a scegliere il pallone, è lui che sceglie te.

Complimenti alla società Juventus che ancora una volta, in Italia, si è dimostrata una società anni luce davanti agli altri e forte sostenitrice di questa evoluzione epocale.

Per la cronaca: la partita è terminata 1 a 0 con rete di Pedersen all’ 84′, di fronte a 39.207 spettatori. Con questa vittoria la Juventus mette una seria ipoteca alla vittoria del secondo scudetto consecutivo, e mette la firma all’evento record di calcio femminile. Non male per un club che è entrato nel calcio femminile solo un anno fa. #mentalità

Da sottolineare l’atmosfera dell’Allianz stadium e il tifo sportivo dei sostenitori delle squadre, dove si notano sempre cori volti a supportare le ragazze e mai a screditare le avversarie, questo è uno dei fattori per cui il calcio femminile si distingue.

I sorrisi, gli occhi che brillano di emozione. Well done ragazze, W le donne. Il calcio è di chi lo ama.