Non ha lasciato spazio all’immaginazione l’intervento di Fabrizio Corona a “Show Food”, soprattutto parlando di sport. L’ex re dei paparazzi nell’edizione odierna del suo giornale online “Corona Magazine” ha pubblicato un’indiscrezione che vedrebbe coinvolti i giocatori della Juventus in un party post-sconfitta con l’Atletico, in compagnia di circa sessanta ragazze provenienti da tutta la penisola.

Ma che i calciatori facciano le feste è giusto“, ha detto Corona, etichettando come verità certa quello che si dice sul suo giornale web: “E’ sempre sulla bocca di tutti. Il titolo ‘Vietato ai minori’? E’ chiaramente una provocazione, non mi far querelare.” “Quello che ho scritto“, sostiene Corona, “è la realtà oggettiva dei fatti“.

Ma cosa è successo poche ore dopo il ritorno dei bianconeri da Madrid? “I giocatori della Juve”, afferma Corona, “(sposati e fidanzati) si sono affidati ad una PR romana per far arrivare 60 donne, o meglio, ragazzine, da tutta Italia in un casale“.
Gossip che deve ancora trovare riscontri ma che se si rivelasse vero sarebbe clamoroso, soprattutto alla luce dei presenti: “C’era tutta la squadra tranne Bernardeschi e Pjanic, quello che è successo dentro non lo so“, e conclude specificando che “era presente Ronaldo, anzi, soprattutto Ronaldo“.Prresto, da come riferisce, avrà prove concrete.

Una vera e propria prova incontrovertibile che, a sua detta, presto pubblicherà, “un video che mi porterà una ragazza” dunque sarebbe alla base del clamoroso scoop: “Ovviamente se parli di quello che è successo là dentro in maniera non oggettiva poi ti becchi diciotto querele“.

A proposito di querele non ha voluto parlare della vicenda Brozovic, mentre si è riservato qualche dichiarazione sul suo controverso rapporto con Totti, spesso arricchito da querelle di gossip, anche se Corona sembra voler tendere un ramoscello d’ulivo al dirigente della Roma: “Totti è un brav’uomo, l’unica vera bandiera degli ultimi trent’anni. Ai calciatori ora non frega più un ca**o del calcio, gli importa solo dei soldi. Totti al lavoro con me? Per me dovrebbe fare l’attore, non il dirigente, dovrebbe lavorare nello spettacolo.”