Secondo psicologi ed esperti del settore, l’incentivo a fare le cose con più calma apporterebbe benefici fisici e mentali, fondamentali per affrontare le ore successive con più energia e concentrazione.

In una società sempre più frenetica e dedita a ritmi cadenzati, ritagliarsi un po’ di tempo, nelle ventiquattr’ore, per fermarsi un attimo e riscoprire calma e tranquillità sembra essere diventato, oramai, un lusso. Ma a farci soffermare sulla bellezza d’iniziare, sin dal mattino, a prevenire e ad allontanare lo stress ci pensa la Giornata mondiale della lentezza che ricorre proprio oggi, 27 febbraio.

Secondo psicologi ed esperti del settore infatti, l’incentivo a fare le cose con più calma
apporterebbe benefici fisici e mentali, fondamentali per affrontare le ore successive con più energia e concentrazione. Al momento del risveglio, il nostro corpo prevederebbe un ritmo più lento, decisamente in controtendenza con la maggior parte dei nostri connazionali, che dedicano alla colazione, primo pasto della giornata, molto meno tempo di quanto consigliato. Ma come riuscire a rispettare ritmi più soft fin dal mattino e celebrare così, degnamente, la Giornata mondiale della lentezza? A guidarci nell’approccio alla giornata in una modalità differente ci hanno pensato Silvia Migliaccio, medico nutrizionista e docente dell’Università degli studi “Foro Italico” di Roma, e Paola Medde, dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, che, nell’ambito di una campagna sostenuta da Unione Italiana Food, hanno suggerito sul blog wwww.iocominciobene.it dei buoni motivi per rallentare i nostri ritmi e trascorrere meglio la giornata.

Si parte dalla colazione che, come rilevato dalla dott. Migliaccio, è “indispensabile per la ripresa delle funzioni fisiche e psichiche, deve essere appagante e fornire nutrienti energetici, soprattutto carboidrati, prevalentemente complessi, che devono costituire circa il 70%. Ma anche proteine e una piccola quantità di grassi, oltre ad acqua, vitamine, sali minerali ed antiossidanti. Si possono scegliere biscotti, pane, fette biscottate, o muesli, con latte o un vasetto di yogurt, e una porzione di frutta di stagione.

Altro incentivo, secondo Paola Medde, per far abituare gradualmente il nostro corpo a nuovi ritmi, è iniziare la giornata “anticipando l’orario del risveglio e preparando la tavola con dei biscotti o dei prodotti da forno e una bevanda, non servono preparazioni elaborate, ma sarà sufficiente a stimolare l’appetito.

Iniziare il primo pasto della giornata insieme al partner o ai nostri cari e cercare, magari, d’intavolare conversazioni sugli impegni giornalieri che ci attendono, è un’occasione importante di condivisione, oltre che di organizzazione delle nostre, future ventiquattr’ore. Infine, uno stile di vita più lento può prevenire o rallentare cambiamenti conseguenti all’invecchiamento. Allungare la colazione può, infatti, portarci ad aggiungere frutta, aumentando fibre, vitamine A e C, antiossidanti quali polifenoli, alimenti che contrastano i radicali liberi e costituiscono un ulteriore passo in avanti verso un benessere fisico e mentale.