La Giunta per l’immunità del Senato ha votato no alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di processare il ministro Matteo Salvini. Sedici i voti a favore della proposta di Maurizio Gasparri di dire no all’autorizzazione, sei i contrari.

GASPARRI

Proprio il presidente del gruppo parlamentare “Il Popolo della Libertà” al Senato Maurizio Gasparri è intervenuto ai nostri microfoni: “E’ stata approvata la mia proposta nei tempi che ci eravamo prestabiliti. Non c’erano precedenti per questa vicenda e non è stato semplice. Sarà oggetto di studio e di approfondimenti. La protesta del Pd? Chi se ne frega, mi concentro sull’esito positivo della Giunta, quello che accade intorno fa parte della cronaca. Ogni giorno urla qualcuno, tra un po’ di anni non si guarderà chi avrà protesato ma perché si è presa questa scelta”.

“Posizione più politica quella del Pd? Hanno dato delle motivazioni anche di carattere giuridico – prosegue Gasparri – ma ci sono delle opinioni diverse, poi c’è un voto e c’è qualcuno che vince. Rispetto chi ha votato contro, c’erano dei punti interessanti. Non c’è l’incolumità assoluta del governo, la ragion di stato non può coprire tutto. Qui si parlava della permanenza sulla nave di 4 persone che poi sono scese, con 16 su 22 si è presa questa decisione. Quanto influenzerà la scelta della Giunta sul voto che ci sarà in aula? Dovrebbero prendere la stessa decisione. Sarà confermata questa posizione, non ne ho dubbi. Ci sarà chi non sarà d’accordo ma la mia decisione sarà approvata anche in aula”.

GIARRUSSO E LE MANETTE

Dopo il voto, fuori dall’Aula si è scatenata la bagarre. Gli esponenti del Pd hanno urlato “Vergogna”, il senatore del M5s Giarrusso ha risposto con il gesto delle manette. Quest’ultimo, contattato dalla nostra redazione, ha voluto chiarire quanto accaduto: Se il Pd urla a me onestà va oltre il ridicolo. Dovrebbero provare vergogna per quanti danni hanno fatto in Italia e agli italiani. I genitori di Renzi agli arresti domiciliari? Io non esulto e mi dispiace. Non mi risulta però che il Pd abbia preso le distanze dalle pressioni di Renzi alla magistratura, una roba vergognosa. Ci sono gli atti della Giunta, tutti quelli che hanno votato si sono basati su atti ministeriali, non si è discusso nemmeno. Quelli del Pd fanno strumentalizzazione politica per i loro fallimenti, accusando la magistratura. Non esiste. Il 40% ha votato così per i migranti, che è un problema enorme”.

“In giunta siamo stati compatti, per l’aula non so, se ne occuperà qualcun altro. Rapporto tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio incrinato? Non credo, tutte chiacchiere che non hanno fondamento”.