Il Dott. Francesco Medici è intervenuto, per via telefonica, a “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich.

Si torna a parlare di Quota 100 e delle pensioni di medici e chirurghi a “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich. Ospite telefonico della diretta il Dott. Francesco Medici, consigliere nazionale dell’Anaao Assomed che, in merito alla scarsità di medici e alla presenza di ‘medici in affitto’ che vengono chiamati a sostituire i colleghi nelle ore in cui non c’è copertura, ha sottolineato che “dovremo alzare di molto l’asticella dell’allarme, perché abbiamo avuto una pletora medica degli anni 70 che, adesso, sta andando in pensione, quindi non andranno in pensione 10000 persone, ma tante di più e si creeranno dei muchi d’organico. In realtà mancano gli specialisti, ovvero non abbiamo formato il numero degli specialisti giusti nei settori d’appartenenza giusti.

Per entrare in ospedale” ha proseguito il Dottore “bisogna avere la specializzazione nella materia. Il problema è che non ci sono, perché la programmazione è stata fatta a ribasso, secondo le università e secondo le disponibilità delle borse di studio: ci sono addirittura 10000 medici che non hanno potuto accedere alle specializzazioni, e non le possiamo formare perché abbiamo creato quello noi abbiamo definito l’imbuto formativo. Adesso si sta correndo ai ripari, permettendo di assumere uno specializzando al quarto anno, e le scuole di specializzazione hanno aumentato, di poco, il numero, ma, di fatto, noi non abbiamo ancora risolto il problema di permettere la formazione negli ospedali. Solamente in Italia la formazione post-laurea è solo universitaria, in tutto il resto del mondo lo specialista è formato direttamente dagli ospedali, che ovviamente sono molti di più e possono permettere al medico di lavorare di più. Questo totem dell’università onnipotente non si riesce a distruggere in questo Paese e ci ritroviamo con questo problema, che è gravissimo.

Sulla possibilità di attingere ad un eventuale lista di medici da convocare per essere operativi in ospedale, il Dott. Francesco Medici ha detto: “No, perché ci sono i concorsi. Se manca il medico, si fa il bando di concorso, ma poi non ci sono medici che vengono a presentarsi perché mancano e, data la problematica, alcune ASL si sono inventate cose all’italiana, prendendo medici non specialisti. Ora faremo una sanatoria per andare a stanare gli ospedali che hanno assunto dei medici non specialisti. Pur di non risolvere il problema, si fanno tanti illeciti, addirittura alcune ASL del Veneto, del Piemonte, dell’Emilia Romagna si sono inventate di appaltare ai privati, perché il privato può prendere un libero professionista ma non fa una grande selezione, un vero e proprio corto circuito.”

Interpellato da Vergovich in merito al sistema sanitario della regione Lazio, il consigliere nazionale dell’Anaao Assomed ha affermato che i livelli d’assistenza sanitaria sono “identici. In Italia i livelli d’assistenza sono addirittura migliori di tutto il resto del mondo, parliamo piuttosto di disagio lavorativo. Qui nel Lazio, è vero, è peggio, perché aver bloccato le assunzioni, che si stanno sbloccando adesso, significa avere carenza in tanti organici. Già ora i medici devono lavorare molto di più e si creano le liste d’attesa. La sanità va finanziata e, probabilmente, è stata finanziata troppo poco. Il miliardo in più che è stato dato adesso non copre neanche l’inflazione dell’anno passato.”

Con Quota 100 tutti i medici che sono rimasti bloccati usciranno, però abbiamo una fortuna: abbiamo 10000 medici che non sono entrati nelle scuole. Se si creano i corsi di formazione ospedalieri e anche dei medici di base, questi 10 mila professionisti li fai entrare subito, nel frattempo formi velocemente gli altri, perciò dobbiamo sbrigarci, perché la situazione è gravissima e i medici non si trovano.” ha concluso il Dott. Francesco Medici.