La letteratura domina il nuovo bonus cultura. Stando a quanto è emerso al termine di un incontro al vertice del governo sulla manovra finanziaria, nella legge di Bilancio 2019 ci sarà spazio anche per l’incentivo alla cultura voluto dal governo Renzi nel 2016, ma con una sostanziale modifica: il contributo, rimasto invariato, dei 500 euro ai diciottenni dovrà essere speso non in concerti e biglietti del cinema, ma per acquistare E-book e libri, in formato cartaceo o digitale.

Una scelta restrittiva, quella del governo gialloverde, che non prevede più gli eventi di carattere artistico e culturale ma sembra, invece, dare corpo alle preferenze delle nuove generazioni.

I dati diffusi dal Ministero dei Beni Culturali rivelano, infatti, che,in questi due anni di bonus cultura, oltre l’80% dei fondi dati ai neo diciottenni sono stati spesi per acquistare libri ed e-Book.

Si legge sul sito del Ministero che in quasi tredici mesi “dal 3 novembre 2016 al 30 novembre 2017, grazie a 18app – il bonus di 500 euro per i diciottenni – circa 600 mila ragazzi nati nel 1998 e nel 1999 hanno speso oltre 163 milioni di euro per acquistare libri, musica e biglietti per l’ingresso a concerti, cinema, teatro, eventi culturali e musei.”

“Gli acquisti sono avvenuti” si specifica nella nota sul bonus cultura, riportata sul sito dell’ “Adnkronos” “nel 54% dei casi sulle piattaforme online e per il 46% direttamente nei circa 4.000 esercizi commerciali accreditati. Interessante il riparto della spesa nelle diverse categorie di consumo”.

La lettura, quindi, si dimostra “di gran lunga il prodotto culturale più apprezzato dai neo maggiorenni: oltre l’80% del valore della spesa complessiva nei due anni del bonus cultura ha riguardato i libri (98% libri cartacei; 2% ebook). Seguono concerti e musica, che insieme raccolgono oltre il 10% della spesa, e cinema con oltre il 7% del valore degli acquisti”.