Per ottanta minuti rivista l’Inter dei favolosi anni Sessanta. Difesa ed eventuale contropiede. Era andata bene, anzi di lusso, tutti, o quasi,in ordine, presenti all’appello. Il qusi è riservato a tale Nainggolan, scrivo tale perché quello presentatosi nel tempio di Wenley (in verità una schifezza di terreno) era un parente lontano del belga guerriero, constatazione già rivelkata in questa prima fase della stagione ma protetta da molti alibi e troppe giustificazioni. Borja Valero, subentrato a Nainggolan, ha giocato una partita superba, di intelligenza e di contenuti ma l?inter ha risparmiato troppo il proprio compito in classe, puntando al sei risicato piuttosto che tentare il colpo. Icardi non ha avuto un pallone degno di un attaccante capitano, Perisic ha vagato e Brozovic si è dimenticato della corsa di Sissoko che ha portato al gol di Eriksen. Peccato, si potrebbe dire, ma il football è anche questo, se vai al minimo, conusmi meno ma non vai lontano e gli inglesi ne hanno approfittato con un golletto a premiare una prova non certo eccellente. Non so bene come l’Inter esca da questa partita in vista della trasferta di Roma. La sconfitta ci stava, per come è arrivata , provoca anche allergie ma di certo la squadra non ha mostrato la personalità necessaria per il livello di champions, La garra charrua ( che palle!) dell’andata stavolta non è mai esistita ma l’intelligente prova non ha avuto il conforto di un peso offensivo necessario. Lasciare Icardi là solo davanti è uno spreco. Ora Tottenham e Inter sono alla pari ma gli inglesi dovranno andare a Barcellona mentre l’Inter riceverà gli olandesi del Psv, dunque tutto sembra fatto ma mai fidarsi. Spalletti dovrà riflettere sulle scelete per l’Olimpico. Nainggolan in queste condizioni non è utile nemmeno per il beach foot, alcuni suoi sodali sono acciaccati (credo Skriniar e lo stesso Icardi). Serve un’Inter più soda e più spavalda ma tutto può accadere.

Post scriptum: vista anche la partita di Parigi dove il Liverpool le ha prese giocando un secondo tempo colossale e il Paris ha vinto giocando un football indecoroso, soprattutto in quei tre tenori presuntuosi, stonati e irritanti. Non bastano i milioni, serve il cuore e c’è troppo foie gras e champagne sotto la torre Eiffel. Vedremo all’Anfield una sfida incredibile tra Liverpool e Napoli e Ancelotti dovrà passare a’ nuttat’a.