Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto oggi pomeriggio in diretta ai microfoni di Radio Radio all’interno della trasmissione “Lavori in Corso”. Il leader della Lega ha risposto su vari temi: dal nuovo decreto del governo che prende il suo nome alla situazione dei campi rom passando per il reddito di cittadinanza.

Le parole di Salvini:

“Non credo che il Presidente della Repubblica Mattarella possa mettersi di traverso sul decreto Salvini. Abbiamo ascoltato tutti e coinvolto tutti: associazioni, sindaci, parlamentari, avvocati, giuristi. Abbiamo lavorato per settimane giorno e notte ed è stato approvato un decreto che è un passo in avanti sicuramente in nome della sicurezza degli italiani e, aggiungo, degli immigrati regolari e perbene e dei rifugiati veri. Io non ce l’ho con la gente perbene ma mantenere un esercito di finti profughi a 35 euro al giorno che vanno in giro per Roma a far casino mi aveva stufato”.

“A sinistra si dovrebbero mettere d’accordo perché una parte della sinistra dice che è un decreto che non serve a niente, altri dicono che è un decreto fascista, nazista, leghista e disastroso. Sono provvedimenti regolari, in questo decreto è previsto che un richiedente asilo che arriva in Italia, sbarca, fa domanda d’asilo, arriva a Roma in albergo e aspetta un annetto che gli rispondano sì o no, nel frattempo spaccia droga fuori dalla scuola. Lo beccano e, con la legge che c’era fino a ieri, niente: la domanda d’asilo va avanti perché prima di tutto viene il suo sacrosanto diritto d’asilo. In un Paese normale che io ho in testa, se apro le porte di casa mia e fai domanda e poi prendi a pugni un poliziotto, prendi a pugni un autista di autobus, scippi un’anziana, molesti un bambino o spacci droga io la tua domanda te la sospendo e ti rispedisco al tuo paese perché sei socialmente pericoloso. Mi sembra che sia una cosa di banale buonsenso che a sinistra forse faticano a capire”.

“Dall’Unione Europea non hanno visto il decreto come un passo negativo? Una volta tanto a Bruxelles invece di dire no con pregiudizio qualcosa che arriva dall’Italia, dall’Austria, dalla Polonia, dall’Ungheria evidentemente hanno letto e hanno capito che si tratta di maggiore sicurezza, perché non si parla solo di immigrazione, si parla di lotta alla mafia, si parla di vigili del fuoco, di straordinari alla polizia di stato quindi sono contento che chi lo ha letto lo ha condiviso. Poi leggo gente che critica e evidentemente non ha letto una riga perché dice cose che non sono nemmeno scritte sul decreto”.

“Questo decreto affronta e dà una soluzione ad alcuni problemi, poi stiamo lavorando per recuperare i fondi necessari: sono circa 350 milioni di euro per assumere rapidamente 10mila uomini e donne delle forze dell’ordine. E vi posso dire che grazie alla riduzione degli sbarchi – siamo passati da 100mila dell’anno scorso a 20 mila di quest’anno, negli alberghi in Italia ce ne sono 30 mila in meno rispetto all’anno scorso e le domande di asilo sono 60mila in meno – abbiamo fatto risparmiare agli italiani più di un miliardo di euro. Questo non c’è nel decreto però ovviamente una parte di questi soldi li useremo per maggiore sicurezza. Infatti abbiamo fatto Spiagge sicure contro i venditori abusivi, è iniziata questa settimana Scuole sicure in 15 città italiane – Roma è la città che ha avuto più finanziamenti – per controllare e educare contro lo spaccio di droga fuori dalle scuole. Diciamo che in 4 mesi sono felice di ciò che siamo riusciti a fare”.

“Se ci sono nemici del governo all’interno della macchina dello Stato? Questo è un governo che ha cambiato e cambierà tante cose, quindi qualcuno abituato a far sempre le solite cose sicuramente non sarà contento però se siamo bravi, se siamo testardi, se siamo attenti non ci fregano. Ecco magari si allungano un po’ i tempi però non penso che riescano a bloccare il cambiamento che stiamo cercando di portare avanti. Quindi nemici non ne ho, magari avversari ma nemici non ne ho”.

Reddito di cittadinanza? Io quando firmo un accordo o stringo una mano a una persona, quando prendo un impegno faccio di tutto per portarlo fino in fondo. Reddito di cittadinanza come reinserimento al lavoro, come aiuto a chi non ce la fa per tornare a essere libero, indipendente e produttivo c’è nel contratto di governo e quello che c’è nel contratto, se l’ho firmato, lo mantengo. Se mi chiede se la priorità della Lega è il reddito di cittadinanza dico no perché noi abbiamo come priorità la cancellazione della legge Fornero, la riduzione delle tasse, la chiusura delle cartelle di Equitalia. Però tutto quello che c’è nel contratto di governo ovviamente ha avuto il mio ok come alcune proposte di legge che i 5 Stelle porteranno avanti: quella sull’acqua pubblica, quella sulle pensioni d’oro che stracondivido come quella sulla legittima difesa, quella contro i furbetti del cartellino nel pubblico impiego, quella per cancellare la direttiva Bolkestein. Andiamo di pari passo poi io non campo a pane e sondaggi: una settimana può andare meglio a uno, la settimana dopo può andare meglio all’altro, l’importante è che questo governo dopo 4 mesi, e non è normale, gode ancora del sostegno della stragrande maggioranza degli italiani e quindi vediamo di continuare a lavorare per meritarci questa fiducia”.

“Tempi di chiusura dei campi rom a Roma? Io sono a disposizione dei sindaci, alcuni già mi hanno chiamato, con alcuni ci sto già lavorando: la Raggi a Roma , la Appendino a Torino, in Toscana, anche a Milano. L’obiettivo è di arrivare entro la fine del mandato di questo governo alla situazione europea ovvero campi rom zero. Non esistono campi rom stanziali, esistono aree di transito, a pagamento. Come ci si arriva? Distinguendo tra chi ha diritto a qualcosa e chi non ha diritto a niente: chi ha diritto a qualcosa deve essere aiutato a fare quello che fanno tutti gli altri – quindi la casa se la affitta, se la compra, si fa il mutuo, si mette in coda per la casa popolare – perché ci sono nei campi rom persone che hanno sul conto corrente il doppio che abbiamo io e lei. Quelli invece che non hanno diritto e non sono nemmeno italiani li inviti a tornare da dove sono venuti anche perché i tre quarti dei rom presenti in Italia già lo fanno: non vivono nei campi, studiano, lavorano, mandano i figli a scuola e abitano nelle case con le porte, le finestre, il tetto e la cucina. Quindi abbiamo questi 40mila che invece vogliono vivere al di fuori di ogni legge e farò di tutto perché non si più così”.