Non c’è ancora rivalsa né soddisfazione per Artem Dovbyk, attaccante della Roma ultimamente molto contestato: la sosta non è stata fortunata.

Fino all’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, la Roma ha provato a cedere Artem Dovbyk a qualche offerente esterno. Si è parlato di proposte del Villarreal e del Leeds, non prese in considerazione dall’attaccante. Ma anche dello scambio alla pari tra Roma e Milan, con l’ucraino in rossonero e Santi Gimenez pronto ad indossare il giallorosso.

Dovbyk in roma-bologna
Ahi ahi Dovbyk, che batosta durante la sosta per le Nazionali (Lapresse) – radioradio.it

Tutte opzioni saltate, per un motivo o per un altro. Fatto sta che Dovbyk è rimasto nella rosa della Roma, con l’intento di convincere Gian Piero Gasperini e fargli cambiare idea rispetto alle sue caratteristiche, non propriamente idonee con il sistema di gioco dell’ex Atalanta.

In queste settimane di sosta del campionato, Dovbyk ha provato a rilanciarsi almeno con la maglia della sua Nazionale, l’Ucraina, che lo ha convocato nell’ambito delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Ma, se possibile, la sua posizione rischia di essere ancora peggiorata e di essere ancora più dietro nelle gerarchie tecniche della formazione giallorossa.

Dovbyk non segna, Ferguson sì: le gerarchie dell’attacco romanista sono chiare

Gli impegni internazionali non hanno sorriso infatti a Dovbyk. Il centravanti classe ’97 è rimasto a secco proprio come la sua Nazionale, che prima si è fatta sconfiggere per 2-0 internamente dalla Francia (dove ha invece dominato il romanista Manu Koné), poi ha pareggiato 1-1 contro l’Azerbaijan. Prestazioni impalpabili quelle del calciatore ucraino, che continua a vivere un momento di poca brillantezza.

Ferguson
Dovbyk non segna, Ferguson sì: le gerarchie dell’attacco romanista sono chiare (Lapresse) – radioradio.it

Al contrario, il suo rivale nel ruolo Evan Ferguson continua a stupire. Il giovane attaccante ha segnato due reti in due partite con la maglia dell’Irlanda. Anche in questo caso la sua nazionale non ha brillato, visto che ha ottenuto un pareggio in rimonta con l’Ungheria e una sconfitta in Armenia. Ma in entrambi i match il numero 11 romanista ha lasciato il segno.

Una sosta che chiarisce ancora di più i dubbi di formazione a Gasperini: in questo momento Ferguson continua a scalare posizioni, meritandosi la fiducia della Roma e partendo come titolare al centro dell’attacco, mentre Dovbyk resta diversi gradini più indietro, nonostante i buoni numeri realizzativi dello scorso anno ed una maggiore esperienza in Serie A.

Alla ripresa del campionato, con il match tra Roma e Torino di domenica 14 settembre, si capirà se effettivamente queste saranno le gerarchie previste in attacco. Da Trigoria filtra la sensazione che il Gasp sia propenso a confermare la formazione tipo delle prime due giornate, vinte contro Bologna e Pisa. Starà a Dovbyk far cambiare idea al suo nuovo tecnico.