La confessione del tennista di livello internazionale, che ha stupito tutto il mondo delle racchette, in particolare Jannik Sinner.
Il tennis è uno degli sport più affascinanti e più seguiti al mondo. In Italia negli ultimi anni la passione per le racchette è naturalmente aumentata, vista la risonanza mediatica dei nostri migliori atleti. Non a caso Jannik Sinner è tra i migliori al mondo in questo momento, senza dimenticare le vittorie recenti delle Nazionali maschili e femminili nelle rispettive competizioni.

Allo stesso tempo però il tennis è anche una disciplina dispendiosa e che richiede un impegno enorme a livello di energie e di tecnica. Un atleta infatti, per restare ad alti livelli e mantenere un ranking importante, deve giocare e vincere più partite possibili, dimostrando sempre di saper restare ai vertici. Basta infatti uno stop di medio termine per scombussolare la propria classifica.
In tempi recenti infatti si è spesso polemizzato per un calendario ATP davvero troppo denso e pretenzioso. Molti tennisti non riescono a mantenere un ritmo elevato a livello di impegni, col rischio di infortuni e di calo di rendimento. La conferma è arrivata da uno dei più talentuosi tennisti del momento, che ha dichiarato di recente di voler persino abbandonare questo mondo.
Una confessione che ha stupito tutti, compreso Sinner che è molto amico dell’atleta in questione. Un allarme che è stato raccontato dal diretto interessato a Tennis Magazin nelle scorse ore.
Bublik sorprende tutti: il kazako ha seriamente pensato al ritiro dal tennis
Protagonista di questa confessione è Aleksander Bublik, tennista kazako classe ’97, che in questa stagione ha raggiunto il suo best ranking personale, toccando l’undicesima posizione nella classifica mondiale.

Bublik ha fatto sapere di aver seriamente pensato di abbandonare il tennis giocato circa un anno fa, per fatica e per insoddisfazione personale: “Ero molto insoddisfatto di me stesso alla fine della scorsa stagione, così come all’inizio di questa. Infatti, ho pensato di concludere la mia carriera a fine anno perché ero preoccupato di uscire dalla top 100. Dopo Indian Wells, sono andato a Las Vegas per tre giorni per staccare, ma la verità è che me ne sono andato con una certa preoccupazione. Da quel momento in poi, è stato come iniziare una missione”.
Il 28enne nativo di Gatcina ha però avuto una svolta negli scorsi mesi: “Ho variato il mio gioco e ho trovato a sorpresa più costanza. Ho migliorato il mio dritto sulla terra e acquisito più fiducia in me stesso anche grazie ai tornei Challenger. Il cambio di racchetta è stato fondamentale”.
Il peggio è alle spalle per Bublik, che dunque si è rimesso in carreggiata conquistando i titoli ad Halle, Gstaad, Kitzbuhel e Hangzhou. Ora l’obiettivo è quello di arrivare nella top 10, migliorando il suo ranking attuale e confermando la maturità raggiunta a 28 anni.










